L'ANALISI
30 Dicembre 2014 - 12:07
Nella foto di repertorio, una seduta del consiglio di Spino d’Adda
SPINO D’ADDA — Anche il consiglio comunale di Spino sbarca sul web. L’anno nuovo porterà lo streaming di tutte le sedute. In estrema sintesi, a partire da gennaio, gli utenti potranno vedere, in diretta o in differita, i dibattiti in aula. Basterà connettersi al sito comunale e cliccare sull’apposito link. Tutte le sedute saranno quinti archiviate, consultabili dall’apposita ‘libreria virtuale’ in ogni momento. È solo uno dei passi verso la digitalizzazione del municipio, che ha portato già alla modernizzazione degli apparati presenti negli uffici. «È un risultato importante, altri Comuni sono operativi da tempo e noi volevamo fortemente raggiungere questo traguardo nell’ottica di una maggiore trasparenza — osserva l’assessore Luca Rossini, delegato alla partita —: provvederemo alla massima pubblicizzazione di quanto avverrà. Potenzialmente, molte più persone potranno seguirci: arriveremo nelle case di tutti gli spinesi, anche fuori dai nostri confini. Gli utenti ci potranno ascoltare e vedere il tutto già dal prossimo consiglio comunale». Il nuovo sistema non prevede un eccessivo aggravio della spesa attuale. Il costo è legato all’acquisto di un pc portatile, delle telecamere, del nuovo complesso di amplificazione per 6mila euro una tantum, a cui vanno aggiunti altri 2mila euro l’anno (prima si pagava la trascrizione 1.400 euro l’anno) per la gestione del servizio. Consiste in telecamere che filmeranno i volti di chi prenderà la parola; il video verrà ritrasmesso online e rimarrà disponibile. Il Comune, ad ogni consiglio, riceverà dal fornitore del servizio streaming la registrazione e provvederà ad archiviarla.
«Diamo per assunto e assolto, in questo modo, l’obbligo di diffusione e di trascrizione — spiega Rossini —: con lo streaming non verrà più richiesta quindi l’approvazione delle trascrizioni, in sede di consiglio comunale». È quello che prevede il regolamento per il funzionamento delle sedute, dopo le modifiche condivise con il gruppo di minoranza. In uno degli articoli, viene esplicitato che in caso di streaming non serve la trascrizione. «Se dovesse essere necessaria la trascrizione scritta — avverte l’assessore — lo farà un dipendente comunale, perché basterà seguire il video».
Anche se sul venire meno dell’obbligo della trascrizione scritta, parola per parola, ha ventilato dei dubbi il consigliere di Vivi Spino Andrea Bassani: «La ripresa in streaming non può assolvere in toto l’obbligo di pubblicità».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris