L'ANALISI
28 Dicembre 2014 - 11:00
Sulla destra nella foto la parete di cartongesso che isola la stanza
CREMIA - Pioggia e guano dal tetto dell’istituto musicale Folcioni di via Verdelli: chiusa un’ala dell’edificio e predisposto, nelle scorse settimane, un intervento di massima urgenza da parte del Comune.
«I piccioni hanno preso casa nel controsoffitto, dopo lo scivolamento dei coppi che ricoprono il tetto — spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Fabio Bergamaschi — tanto che le infiltrazioni d’acqua si stavano trascinando guano e sporcizia dei volatili anche all’interno della scuola musicale. Un pericolo dal punto di vista igienico, al quale si era affiancato un rischio di natura strutturale: l’abbondante strato di escrementi presenti nel sottotetto stava appesantendo notevolmente la controsoffittatura, ormai a rischio di crollo».
L’intervento è stato quindi immediato: ora una parete di cartongesso sigilla l’accesso al corridoio e alla scala che portano alla sala Bottesini (aula della musica, fino a qualche anno fa cornice della rassegna culturale Caffè letterario) e si sta procedendo alla «pulitura, al rifacimento del controsoffitto con l’aggiunta di una rete protettiva sotto i coppi della copertura del tetto, che saranno infine riposizionati e sistemati», continua Bergamaschi.
L’amministrazione ha predisposto un prelievo dal fondo di riserva delle casse comunali per un totale di circa 10mila euro, data l’urgenza delle operazioni di recupero. L’ala dell’istituto musicale interessata dai lavori non è sede di aule e uffici, quindi l’attività di manutenzione non andrà a intralciare la routine delle lezioni di musica. Nonostante ciò, gli interventi sono stati programmati in concomitanza con le vacanze natalizie, in modo da procedere più velocemente e cercare di garantire la riapertura del settore prima del rientro degli studenti o poco più avanti. «In ogni caso, il disagio sarà minimo, se non nullo — tiene a precisare l’assessore — perché la scala di legno interna è in realtà un accesso secondario alla sala Bottesini. Dallo scalone centrale della struttura (dotato anche di sollevatore per disabili) si può raggiungere in tutta comodità l’aula della musica».
Dal canto suo, il presidente della fondazione San Domenico (di cui l’istituto Folcioni fa parte) Giovanni Marotta ha scelto di non intervenire sui dettagli della questione, non ritenendola «una notizia ma un semplice intervento di manutenzione. Straordinaria certo, ma pur sempre manutenzione che serve a garantire sicurezza dell’edificio a vantaggio di tutti». Quanto al problema dei piccioni, non pare esserci altra soluzione se non la sistemazione — a posteriori — dei danni provocati dalle colonie che infestano il centro storico: «Un disagio tipico delle zone più antiche di tante città», conclude Bergamaschi.
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