L'ANALISI
15 Dicembre 2014 - 10:37
SCANNABUE — Rimossi gli animali dal presepe vivente, ora le mamme raccolgono le firme per rimetterceli. Insomma: c’è chi grida vergogna e non vuole rinunciare alla tradizione e quindi si è messo in moto per far sentire la voce dell’altra metà di Scannabue (a sentire la gente ben più della metà). Ma sulla questione ci sono state troppe polemiche e don Francesco Ruini ha scelto di rinunciare ai ‘figuranti’ portati dalla Fazenda Rocco. Niente che abbia smorzato gli animi, visto l’eloquente cartello apparso mercoledì sera, in cui si rimproverano i presunti responsabili del bailamme. Nel cartello si fanno i nomi di chi ha protestato contro il presepe vivente, costringendo la Fazenda Rocco a portarli via. «Ci scusiamo con tutti quelli, bambini compresi, a cui la nostra iniziativa era piaciuta — avvertono dalla Fazenda Rocco —. Volevamo solo far del bene, ma il nostro gesto è stato interpretato male da persone che si dovrebbero solo vergognare. Questi sono i risultati: gli animali godono di ottima salute, sono certificati e controllati personalmente da veterinari competenti. Il loro habitat quotidiano è un luogo sano, ampio e più che salutare. Certe persone prima di parlare e sputare sentenze senza possedere nessun tipo di competenze in merito, dovrebbero verificare di persona». Ma tant’è: gli animali non ci sono più, ma andranno a rallegrare un altro presepe vivente. Insomma: via da Scannabue, non è che la loro condizione sia stata migliorata. «Credo che si sia persa una grossa occasione — commenta l’assessore Pietro Rossi —: il Natale è magia, ma questo spirito è stato sporcato da chi vuol fare polemica ad ogni costo. Si tenga presente che oltre al benessere animale, si è tirata in ballo la Tosap, l’occupazione abusiva di spazi destinati al posteggio di disabili. L’autorizzazione è stata chiesta dal parroco con tanto di disponibilità a pagare l’occupazione, ma per tale iniziativa noi non l’avevamo richiesta».
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