L'ANALISI
11 Dicembre 2014 - 16:33
OFFANENGO — La Bosch ha aperto la mobilità volontaria per 20 dipendenti, sui 480 in organico: chi vorrà lasciare l’azienda avrà tempo per farlo sino al 28 febbraio 2015. Lo hanno comunicato i vertici cremaschi della multinazionale nel corso dell’ultimo incontro con i sindacati che si è tenuto nei giorni scorsi. Nel corso della riunione i responsabili dell’azienda hanno anche ribadito la volontà di Bosch di mantenere aperta la sede offanenghese, sottolineando la centralità del polo produttivo locale nell’organizzazione complessiva della multinazionale. Come già noto dall’estate scorsa, è stato ribadito che il 2015 sarà un anno alquanto complicato per la programmata conclusione di alcune produzioni e l’introduzione di nuove lavorazioni: l’auspicio condiviso dal management, dalle parti sociali e dagli stessi lavoratori è che queste novità possano rilanciare i prodotti per il settore auto realizzati nello stabilimento che ha sede lungo l’ex statale Serenissima. «Non è escluso il ricorso alla cassa integrazione ordinaria nel corso del prossimo anno — spiega Omar Cattaneo di Fim Cisl — per far fronte al prospettato calo della produzione coincidente con questa delicata fase di passaggio. E’ già certo che i lavoratori rimarranno a casa al venerdì, recuperando anche periodi di ferie».
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