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CREMA

In via Viviani come a casa di Hulk

Luce verdastra filtra negli appartamenti, è riflessa dal telone di un campo da tennis

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

26 Novembre 2014 - 19:58

In via Viviani come a casa di Hulk

Cesare Colosio e Maurizio Rambelli sul balcone davanti al ‘muro’ verde

CREMA - Da più di due mesi, ogni volta che i raggi del sole irradiano la tensostruttura che copre il campo da tennis davanti a casa loro — impianto che fa parte del circolo sportivo privato di via Sinigaglia — i residenti del condominio di via Viviani 36, soprattutto quelli che abitano ai piani bassi, si ritrovano con l’appartamento illuminato da una luce verdastra fastidiosa e alienante che li costringe ad abbassare le tapparelle. «Un disagio non da poco che ci ha spinti a depositare in Comune una raccolta firme per chiedere che l’amministrazione intervenga presso il privato per porre rimedio a questa situazione — spiegano Cesare Colosio e Maurizio Rambelli —: basterebbero poche centinaia di euro per mitigare il colore verde intenso del pallone ed evitare così che la nostra casa venga inondata di una luce verde talmente intensa da renderci impossibile la vita». Il Comune, per ora, non ha preso provvedimenti. L’impianto, rinnovato di recente e poi coperto in vista della stagione fredda, si trova dall’altra parte della strada a pochi metri di distanza dalle finestre degli appartamenti e dalle vetrate degli uffici al piano terra del condominio. Scherzando, ma non troppo, c’è chi paragona casa propria all’appartamento di Hulk, il noto supereroe dei fumetti Marvel, famoso per il suo colore verde. Lunedì la questione è stata oggetto di una comunicazione all’inizio del consiglio comunale da parte di Alessandro Boldi del MoVimento Cinque Stelle: «I residenti non ne possono più — ha sottolineato — ma la loro richiesta, corredata da 40 firme, resta inascoltata. Il privato ha fatto tutti i lavori a regola d’arte, ma tramite il Comune chi abita nel condominio spera di poter ottenere un intervento di mitigazione». Nessuno contesta la regolarità del progetto, per il quale, come hanno spiegato ai firmatari i tecnici del Comune, non serviva una valutazione di impatto ambientale. «Ci hanno detto di avere pazienza — concludono i condomini —: con il tempo la colorazione della tensostruttura si opacizzerà. È assurdo: cosa dobbiamo fare, restare per anni con le tapparelle abbassate senza sfruttare la luce naturale?».

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