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CREMA

Alunni stranieri in classe, sbarramento del 30%

Il Comune si attiva dopo le proteste di alcuni genitori

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

25 Novembre 2014 - 10:33

Alunni stranieri in classe, sbarramento del 30%

La scuola san Pietro

CREMA - Gli alunni stranieri verranno suddivisi nei tre istituti comprensivi della città, in maniera che non venga mai superata la soglia del 30% stabilita per legge. Tutto questo avverrà a partire dal prossimo anno scolastico, presidi permettendo. Il Comune ha infatti predisposto un protocollo d’intesa che entro una settimana verrà sottoposto alla condivisione dei tre dirigenti degli istituti di Crema. Questa esigenza è emersa dopo l’ennesima protesta di alcuni genitori della primaria di via Curtatone e Montanara, dove le percentuali di stranieri superano in certi casi il 50%. Il fatto di aver introdotto quest’anno una seconda sezione nella classe prima, non è servito a mitigare le presenze straniere. «E’ risaputo che la primaria di via Curtatone e Montanara — spiega l’assessore comunale all’Istruzione Attilio Galmozzi — supera in quasi tutte le classi il tetto del 30% per quanto concerne la presenza di alunni stranieri. Sappiamo anche che l’ic Crema Due è al di sotto di questa soglia, mentre l’ic Crema Uno non arriva neppure al 10%. Serve quindi una più equa ridistribuzione, perchè i numeri dicono che qualcuno li accoglie più di altri. Non si sa per quale motivo gli stranieri vengano indirizzati verso questo plesso scolastico. Alla primaria Braguti, ad esempio, che si trova nello stesso quartiere e che fa parte anch’essa dell’ic Crema Tre, ad esempio, la percentuale non supera la soglia. Trattandosi di scuola dell’obbligo, comunque, alla primaria e alle medie tutti devono essere accolti». Il Tavolo per i diritti nello studio ha dunque deciso di redigere questo protocollo d’intesa tra il Comune e i tre istituti comprensivi. «Nel quale — spiega Galmozzi — si parla non solo della percentuale di stranieri, ma anche di disabili, di progetto sulla dispersione e sull’inclusione e dei servizi mensa e pre e post scuola. Questo protocollo rappresenta un’opportunità che mi auguro i dirigenti scolastici non vogliano perdere. Solo così potremo regolarizzare la situazione». L’accordo sull’equa distribuzione degli alunni stranieri presenti nelle scuole per l’infanzia, primarie e medie, partirebbe dal prossimo anno scolastico nelle classi prime. Varrà quindi per le nuove iscrizioni. Se una scuola raggiunge il 30% di alunni stranieri, può indirizzare quelli in sovrannumero ad altri istituti». Una distribuzione più equa degli stranieri nelle scuole dell’obbligo, ma anche in quelle per l’infanzia, aiuterebbe gli insegnanti nella gestione della classe e nello svolgimento del programma e favorirebbe il processo di integrazione, che a volte può risultare problematico.

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