L'ANALISI
17 Novembre 2014 - 19:27
Abdellatif Batel con alle spalle il sindaco Bonaldi
CREMA - Tanto rumore per nulla. Si sgonfia il presunto scoop giornalistico riguardante la Maratonina che si è corsa domenica e che ha portato con sè fiumi di commenti del tutto fuori luogo. Quella che il vincitore, il marocchino Abdellatif Batel, si sia rifiutato per motivi religiosi di farsi premiare dal sindaco Stefania Bonaldi e di farsi fotografare con lei si è confermata una bufala. La spiegazione di quanto realmente accaduto viene dalla presidentessa della Bike & Run, Elena Ginelli, organizzatrice della corsa. «Batel conosceva il rituale della premiazione, per aver partecipato nelle passate edizioni, quando sul podio c’erano due ragazze immagine dell’Astoria, diciamo poco vestite. Per questo, il suo manager ha chiesto con estremo garbo se fosse possibile evitare una foto con queste ragazze, che però quest’anno non c’erano. Non voleva che i suoi familiari potessero vederlo in foto insieme a queste ragazze. Batel non ha chiesto niente, non parlando l’italiano».
Il fatto che il vincitore non volesse farsi premiare e fotografare con il sindaco non corrisponde quindi al vero. «Abdellatif non ha niente contro le donne, prova ne è che subito dopo l’arrivo io sono stata la prima ad abbracciarlo e a farmi fotografare con lui. Il protocollo prevedeva che a premiare il vincitore fosse il delegato allo sport Walter Della Frera, in quanto il sindaco sarebbe dovuto essere tra i concorrenti. Mi chiedo come si possano alterare i fatti in questo modo solo per strumentalizzarli».
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