SOS ACQUA
13 Novembre 2014 - 01:33
Sopralluogo al mulino di Moscazzano
MOSCAZZANO - Annegato nella roggia in piena, tradito dal piede appoggiato sulla pala di un vecchio mulino ormai solo ornamentale, nel tentativo di alzare una paratia e far defluire l’acqua. È morto così, Armando Vagni, giardiniere di 37 anni. La tragedia si è consumata poco dopo la mezzanotte di giovedì 13 novembre.
Il canale che corre nei pressi di un ristorante era gonfio da far paura ed è stato proprio il titolare del locale a chiamare Vagni per farsi accompagnare nei vicini poderi da cui la portata della roggia Mulino può essere alleggerita dagli agricoltori che hanno dimestichezza con quei canali. Il 37enne, invece, invece, è andato dritto verso la ringhiera che si affaccia sul salto d’acqua dietro al ristorante. Questione di istanti e ha oltrepassato la protezione; ma la ruota in ferro agganciata alla parete del locale - probabilmente a causa del peso del giardiniere - ha compiuto un mezzo giro, trascinando giù Armando. Quando i sommozzatori dei vigili del fuoco, arrivati da Vicenza attorno alle 3, sono riusciti a raggiungere il cadavere, lo hanno trovato con un braccio incastrato sotto una delle pale. A liberare il corpo avevano già tentato i pompieri di Crema: imbragati con le funi, si erano calati nelle acque nel canale, illuminate dalle fotoelettriche. Ma la corrente del canale, in quel momento molto forte, aveva impedito di recuperare il corpo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Direttore responsabile: Marco Bencivenga