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CREMA

Unioni civili, via libera tra le proteste

Approvato il regolamento dell’albo in commissione Statuto

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

08 Novembre 2014 - 09:42

Unioni civili, via libera tra le proteste

Il registro delle unioni civili a Roma

CREMA - Sono volati gli stracci, la minoranza (e non solo) ha abbandonato l’aula, ma alla fine il regolamento è stato approvato. Dopo una gestazione lunga nove mesi e un’infuocata seduta in municipio mercoledì sera, il Comune di Crema ha partorito il testo che disciplinerà il funzionamento del registro delle unioni civili, ossia l’albo che riconoscerà le coppie di fatto — siano esse etero o omosessuali — e darà loro l’opportunità di godere degli stessi diritti delle coppie sposate per quanto riguarda i servizi di competenza municipale.

Il via libera è arrivato nel corso dell’ultima riunione della commissione Statuto e Regolamenti, l’organismo a cui spettava definire le norme di applicazione del registro dopo che il consiglio comunale, lo scorso gennaio, aveva approvato una mozione che impegnava la giunta ad istituirlo. In commissione è giunta la bozza di regolamento messa a punto dalla giunta, durante l’estate, sulla base di quella presentata lo scorso inverno in aula degli Ostaggi dal consigliere di Sel Emanuele Coti Zelati, promotore dell’iniziativa. Qualche piccolo aggiustamento, mercoledì sera, e la bozza è diventata definitiva, pronta ora per ricevere l'ultimo via libera dal consiglio comunale (conti alla mano, viste le posizioni in campo, l’esito favorevole pare scontato).

«E’ un momento importate per Crema — esulta Coti Zelati —, finalmente ci apprestiamo a dotarci di uno strumento prezioso a livello amministrativo ma soprattutto a livello simbolico. Spiace solo che le minoranze non abbiano perso occasione per mettere i bastoni tra le ruote, prima rinviando il più possibile l’arrivo della pratica in commissione e poi sollevando polemiche inutili e pretestuose al momento dell’approvazione del regolamento».

Tutti i gruppi di opposizione, infatti, ma anche il consigliere di maggioranza Sebastiano Guerini (lista ‘Patto civico’), hanno lasciato la seduta in polemica con il presidente della commissione Mario Lottaroli, accusato di forzare tempi e modi per l’approvazione del registro. Mancato improvvisamente il numero legale per votare, si è dovuto attendere l’arrivo in extremis del consigliere di maggioranza Walter Della Frera per evitare il rinvio della pratica.

«Quando il registro diverrà effettivo — esulta il presidente provinciale di Arcigay Gabriele Piazzoni —, il Comune di Crema darà un grande segnale di vicinanza e di solidarietà a tutte le coppie etero ed omosessuali conviventi che oggi non vedono riconosciuti in alcun modo i propri affetti. Avrà inoltre sancito che, per quanto attiene il proprio livello di competenza amministrativa, nessun cittadino deve essere discriminato per le proprie condizioni personali e sociali, ottemperando appieno all’articolo 3 della Costituzione italiana».

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Commenti all'articolo

  • alexfusar33

    08 Novembre 2014 - 14:06

    Evvai con un'altra GRANDE BATTAGLIA di Libertà per questa fantasmagorica amministrazione comunale! Accoglienza massima per tutti gli immigrati, favoritismi a gogò per tutti i musulmani e diritti per tutti... ovviamente i corrispondenti DOVERI solo per i cittadini cremaschi, i soli a pagare per tutti...hi

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