L'ANALISI
04 Novembre 2014 - 10:50
CREMA - Nel tardo pomeriggio di mercoledì 5 novembre in commissione Ambiente e territorio torna il ‘pacchetto’ (sono complessivamente 24) delle istanze presentate in tema di variante al Pgt. Appuntamento che arriva dopo le osservazioni presentate dai commissari di opposizione nell’ultima riunione: «Vogliamo vedere nero su bianco, per capire soprattutto e poter quindi dire la nostra, cosa intende fare la giunta».
Tra le istanze anche quelle riferite a via Milano e in queste la richiesta presentata dalla comunità islamica di Crema dell’edificazione di una musalla su un terreno di proprietà comunale concesso con diritto di superficie, e pagata dalla comunità islamica: costo di 400mila euro. Commissione che, è bene ricordarlo, non ha potere decisionale. Semplicemente le istanze verranno illustrate. La decisione spetta al consiglio comunale.
Nel frattempo però la politica non sta a guardare e soprattutto ad aspettare. In settimana dovrebbe essere messa a punto l’organizzazione per la raccolta di firme contro la realizzazione del luogo di culto. Non solo banchetti, ma pare di capire anche un porta a porta capillare che toccherà pure i paesi della prima cintura. Organizzazione che va coordinata tra tutte le forze politiche (liste civiche comprese) che sin qui si sono dette contrarie alla musalla. Le stesse che hanno sottoscritto un documento che a breve verrà recapitato al sindaco Stefania Bonaldi e col quale, tra altre cose, viene chiesta la convocazione di un consiglio comunale aperto «propedeutico all’avvio di una consultazione popolare democratica che consenta ai cremaschi di esprimersi su un tema tanto sensibile e cruciale per la città».
E ancora, sempre attraverso il documento di cui si diceva, viene chiesto di «non procedere a varianti urbanistiche finalizzate a prevedere ulteriori nuovi spazi di culto rispetto a quelli già previsti». Richieste che arrivano dopo una lunga premessa fatta per spiegare appunto le ragioni del ‘no’. Non è nemmeno escluso che la questione musalla possa essere trattata, insieme ad altri argomenti, in un’assemblea pubblica organizzata a Ombriano. Nella commissione di domani anche la presentazione delle altre istanze. Via Milano rimane il piatto forte, perché si parlerà anche di ‘pompa bianca’. La zona che gravità su quell’arteria, infatti, nelle intenzioni della giunta comunale dovrà diventare un’area mix funzionale.
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