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RIPALTA CREMASCA

Individuati i vandali della scuola

Il sindaco: sappiamo chi sono, pagheranno i danni

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

22 Ottobre 2014 - 15:27

Individuati i vandali della scuola

Il cestino dato alle fiamme

RIPALTA CREMASCA — Il danno è relativo, la rabbia ai massimi livelli. Ennesimo episodio di vandalismo davanti alle scuole di Ripalta Cremasca, dove lunedì pomeriggio 21 ottobre è stato dato fuoco ad un bidone dei rifiuti.
Poco più che un gioco per gli autori del gesto, individuati ieri grazie alle testimonianze del personale scolastico e al supporto delle telecamere di videosorveglianza: «Si tratta del solito gruppo di ragazzi che si raduna nei pressi delle scuole — spiega il sindaco Aries Bonazza — e con cui più volte, purtroppo, abbiamo avuto a che fare».
L’amministrazione precedente guidata da Pasquale Brambini, nel tentativo di tenere sotto controllo i ragazzi e metter fine ai frequenti episodi di microcriminalità, fece installare una serie di telecamere e ordinò la chiusura del cancello di accesso all’area nelle ore serali. Questa volta, però, i baby vandali hanno agito alla luce del sole, in pieno pomeriggio, noncuranti dell’andirivieni di gente dalle scuole, dal municipio e dalla palestra comunale.
«I ragazzi hanno dato fuoco ad un sacchetto di carta e lo hanno gettato nel bidone quando ancora era in fiamme» precisa il sindaco, che lunedì, dopo essere stato informato dell’accaduto dal cantoniere comunale, è corso sul posto per verificare di persona, fotografare quel che restava del bidone e investigare sull’episodio.
«Inizialmente pensavamo di sporgere denuncia contro ignoti — spiega Bonazza — ma poi, grazie ad alcune testimonianze, siamo riusciti a stringere il cerchio attorno agli autori del gesto. Parleremo con loro e con le loro famiglie, dopodiché decideremo come agire. Probabilmente il provvedimento migliore, in questi casi, è quello economico: facendo ripagare loro quello che hanno distrutto, la prossima volta ci penseranno due volte prima di ripetere una sciocchezza del genere».

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