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Castelleone. Alice nella città

(de) GENERAZIONI, rassegna ad Alice nella Città da mercoledì 15 ottobre

Betty Faustinelli

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bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

02 Ottobre 2014 - 12:39

(de) GENERAZIONI, rassegna ad Alice nella Città da mercoledì 15 ottobre

Castelleone (CR) - Alice nella Città

Il filosofo Slavoj Zizek nel suo imperdibile documentario The Pervert’s Guide to Cinema sostiene, analizzando una serie di capolavori della storia del cinema mondiale che “il cinema si occupa sostanzialmente di rispecchiare le nostre ansie e i nostri desideri mantenendoli tuttavia ad una distanza di sicurezza, addomesticandoli “. Il cinema di Alice in questa rassegna riflette su alcune tipologie umane “utilizzate” dalla macchina cinema appunto, per mettere in scena, come dicono i francesi, ansie e desideri che non sembrano risolvere ma tendere a (de)generare verso altro. La parentesi in questo caso, sta a sgnificare una sorta di protezione e insieme di voluta e ricercata ambiguità. I protagonisti di queste pellicole in realtà vivono la trasformazione in altro da sè. Trasformazione (sia essa intesa in accezione positiva o negativa) cercata in quanto catarsi, per arrivare alla liberazione da pesante fardello. L’ossessione con la quale, da ormai troppo tempo stanno convivendo.
I film:

Mercoledì 15 Ottobre ore 21,15

La fuga di Martha

Interpreti: Elizabeth Olsen, John Hawkes, Sarah Paulson, Hugh Dancy, Brady Corbet.

Martha scappa dalla comunità dal vago sapore Hippy nella quale ha deciso di andare a vivere dopo un periodo di vagabondaggi. Si rifugia dalla sorella che conduce una vita agiata e borghese. Dopo un breve periodo di apparente serenità dettata più che altro, dall’affetto della nuova famiglia, i ricordi e le ossessioni generate dai traumi subiti nella comunità tornano a farle visita.

Intelligente ed originale esempio di come la mancanza di una precisa coscienza di sé, degeneri appunto nell’incapacità della protagonista di discernere il reale dal suo opposto.
Trionfatore del Sundance Film Festival 2011 dove ha vinto il premio per la miglior regia, ha avuto tuttavia una distribuzione limitata sul mercato.

 

Mercoledì 22 ottobre ore 21,15

Cogan – Killing Them Softly

Interpreti: Brad Pitt, Richard Jenkins, James Gandolfini, Ray Lotta, Scott McNairy, Ben Mendelshon, Sam Shepard, Vincent Curatola.

Jackie Cogan (strana(?), somiglianza con il nome dell’attore-bambino ne Il Monello di Chaplin) è un killer professionista, incaricato di riportare “ordine” all’interno di un giro di scommesse truccate. La sua caratteristica è uccidere “dolcemente”.

Su di una storia in apparenza antica quanto il cinema, Dominick alla stregua del suo precedente ed eccellente western su Jesse James, innesta nella trama il sottotesto dell’esplosione della crisi economica mondiale nel passaggio dall’era Bush a quella di Obama. La degenerazione economica va a braccetto con quella sociale ed inevitabilmente invita a nozze anche quella morale. Il film rappresenta egregiamente questa triade incarnata nel personaggio di Cogan, consapevolemente contraddittorio e per questo forse coerente, all’interno di un mondo in discesa verso una china dalla quale non si scorge possibilità di risalita.

 

Mercoledì 29 ottobre ore 21,15

La signora di Shangai

Con: Orson Welles, Rita Hayworth, Everett Sloane, Glen Anders, Ted De Corsia.

L’avventuriero Michael O’Hara viene letteralmente folgorato dall’incontro con la spledida e affascinante Elsa, sposata al vecchio e ricchissimo Bannister. O’Hara cerca in ogni modo di conquistare la donna fino alle più estreme e incredibili conseguenze.

Il tema della Femme Fatale affrontato dal geniale regista americano acquista qui una profondità e una personalità che il cinema noir raramente ha saputo raggiungere. Temi come il sesso, l’infelicità sono qui affrontati e sviscerati con una naturalezza e un’intelligenza che ancora oggi ha molto da raccontare. Di fronte a una Hayworth bionda e disperata, Welles forte del suo amore per l’espressionismo tedesco, costruisce una personale allucinata discesa agli inferi (non pochi i parallelismi con la fine reale del loro matrimonio), che culmina in una delle scene entrate a fare parte dell’immaginario cinematografico mondiale, ovvero gli specchi al Luna Park, chiara metafora dell’incapacità dei protagonisti di leggere in maniera lucida la realtà che li circonda.


Mercoledì 05 novembre ore 21,15

Onora il padre e la madre

Con: Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Marisa Tomei, Albert Finney, Aleksa Palladino.

Andy Hanson in crisi su ogni fronte della propria vita, convince l’imbelle fratello Hank, diperato quanto lui, ad organizzare la rapina perfetta. L’obbiettivo è il negozio di gioielli dei genitori. Naturalmente qualcosa va storto e la madre rimane vittima di una sparatoria che non avrebbe nemmeno dovuto avere luogo. Da questo momento per i due inizia il vero calvario, che li porterà a mettere tutta la loro esistenza in discussione.

Il testamento artistico di Sidney Lumet (Serpico, Quel pomeriggio di un giorno da cani) è una spietata analisi dello sfaldamento senza possibilità di appello del concetto di famiglia borghese. Forte di uno sguardo molto vicino agli ultimi lavori di Claude Chabrol esapientemente condito con la sua cinquantennale esperienza cinematografica, Lumet orchestra un thriller autodistruttivo dove ogni tassello del puzzle contribuisce ad incastrare e lastricare la strada che porta i protagonisti all’inferno. Il titolo originale fa riferimento a un detto irlandese la cui traduzione completa dice “che tu possa arrivare in paradiso mezz’ora prima che il diavolo si sia accorto della tua morte”.

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