Impegno civile, cinema d’arte, grandi interpreti e voglia di recuperare la memoria filmica del territorio: questi alcuni degli estremi delle rassegne d’essai del Cine-Chaplin, un appuntamento fisso col cinema di qualità. Si parte martedì 7 gennaio con il docufilm di
Open Heart, la toccante storia di otto bambini ruandesi costretti a lasciare le loro famiglie per sottoporsi a un delicato intervento al cuore al centro salam di cardiochirurgia di Emergency a Khartoum, in Sudan. La serata sarà dedicata alla raccolta fondi a favore di Emergency. Il cartellone cinematografico messo a punto da Giorgio Brugno propone alcuni dei titoli più importanti della stagione in corso e sceglie il lunedì e martedì come giorni deputati a film che faticherebbero una lunga tenuta nelle seale cittadine. Fra le curiosità in programma non si può non citare
Venere in pelliccia di
Roman Polanki, irriverente riflessione sul rapporto di coppia e sulle relazioni non solo amorose, ma sempre pericolose. Come non citare
Il paradiso degli Orchi di
Daniel Pennac, che porta sullo schermo la storia del personaggio inventato dallo scrittore francese, quel signor
Malaussène che di lavoro fa il capro espiatorio. C’è spazio anche per il grande cinema hollywoodiano con l’acclamato
Gravity con
Sandra Bullock e
George Clooney, nei panni di due astronauti, un film che è anche un omaggio a
2001 Odissea nello spazio di
Kubrick. E proseguendo per omaggi ai grandi del cinema non si può perdere
Che strano chiamarsi Federico di
Ettore Scola che ha commosso il Festival di Venezia, e sempre da lido arriva il Leone d’Oro 2013,
Sacro Gra che ha decretato il trionfo dei docufilm, in questo caso una struggente testimonianza della vita nei pressi del grande raccordo anulare di Roma. Il CineChaplin in collaborazione con la Lega di Cultura di Piadena proporrà
I paisan di
Giuseppe Morandi, film del 1966, ma soprattutto manifesto d’impegno civile dell’intellettuale e fotografo cremonese, recentemente premiato a Roma con la Medaglia del Presidente della Repubblica, nell’ambito del Premio Solinas. Sono questi alcuni spunti che può offrire il cartellone d’essai del Chaplin, una conferma che il cinema delle sale resiste, malgrado tutto.
Nicola Arrigoni © RIPRODUZIONE RISERVATA