- 15 Ottobre: IL MIO DOMANI - (sarà presente il sala la Regista)
- 22 Ottobre: RUBY SPARKS
- 29 Ottobre: IL CASO KERENES
- 05 Novembre: STOKER
- 19 Novembre: LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO
- 26 Novembre: LA RELIGIOSA
- 03 Dicembre: VIOLETTA PARRA WENT TO HEAVEN
- 10 Dicembre: VIA CASTELLANA BANDIERA
- 17 Dicembre: VOGLIAMO ANCHE LE ROSE
- 18 Dicembre: CLARISSE - Sara' presente in sala la Regista
CREMONA — Di fronte alla crisi delle sale di prossimità la reazione del CineChaplin e di Giorgio Brugnoli, gestore della sala di via Antiche Fornaci è quella di raddoppiare: non una, ma due rassegne dedicate al cinema d’essai la prima — come sempre il lunedì sera — e l’altra al martedì interamente dedicata alle donne. Il pubblico cinematografico ha nell’altra metà del cielo spettatrici fedelissime e attente. Le due rassegne del Chaplin porteranno in città pellicole curiose, legate ad una produzione cinematografica che trova ampia eco nei festival ma poi poca corrispondenza nelle sale. Impegno estetico e civile, ma anche attenzione alla tradizione del territorio: questi sono alcuni delle caratteristiche della duplice rassegna che partirà lunedì 30 settembre con il docufilm di Slow Food. Fra le curiosità del fitto cartellone di film in programmazione fino a dicembre c’è la proiezione deIl mondo degli ultimidiGiovanni Butturini,un docufilm dedicato alle lotte agrarie nella bassa bresciana e cremonese, un film che al pari dell’Albero degli zoccolidi Ermanno Olmi ha documentato il duro lavoro nei campi. All’interno della rassegna dedicata alle donne sono previste ospitate di valore come quella della registaAlina Marazzi che presenterà il suo Vogliamo anche le rose, un film dedicato alla nascita e agli sviluppi del Movimento femminista (17 dicembre), diMartina Spada, regista delMio domanie diLiliana Cavani che chiuderà la rassegna dedicata alle donne con la presentazione del suoClarisse, in cui la regista racconta la vita della comunità religiosa e lo fa con un film che si è conquistato il Premio Pasinetti Speciale al Festival del Cinema di Venezia.
Questi sono gli appuntamenti clou di un fitto cartellone che per varietà di scelte e di cinematografie proposte intende offrire uno spaccato di quel cinema d’essai e di qualità che è la risorsa del cinema in sala, è il valore aggiunto che permette e che rende il prodotto filmico non solo un oggetto di consumo, ma un’opera da condividere con il rito della fruizione in sala. Insomma da film recenti a classici comeVogliamo viverediLubitschoLa signora della porta accantodiTruffaut, cinema d’essai di oggi e capolavori della cinematografia si intrecciano nel nome di una difesa reale e concreta dell’arte in celluloide che non è tale se non vissuta nella sala insieme agli spettatori, insieme a una comunità che sappia farsi rapire, emozionare dalle anime che si agitano sul grande schermo, nella convinzione che forse — come scrive Brugnoli citandoBertolucci— il cinema non cambi il mondo, ma possa in realtà crearlo.