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Casalese, il nuovo allenatore è Mantovani

La squadra, appena retrocessa in Prima, affidata al tecnico della Juniores

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

24 Maggio 2014 - 16:23

Casalese, il nuovo allenatore è Mantovani

CASALMAGGIORE - A pochi giorni dalla delusione per la retrocessione in Prima categoria maturata nel playout di Soragna, la Casalese inizia a costruire il suo futuro, e per farlo parte dalla panchina. Il presidente Paolo Azzi ha infatti deciso di affidare per la prossima stagione la prima squadra a Marco Mantovani, l’allenatore che da due anni guida la formazione Juniores, il quale sostituirà Terenzio Agazzi. Non è detto però che quest’ultimo lasci la società con la quale collabora da oltre 20 anni.

«Il compito di Marco – afferma Azzi – sarà quello di dare continuità al progetto iniziato. La delusione della retrocessione non deve pregiudicare il lavoro fatto sulla valorizzazione dei giovani». Contate di trattenere gran parte dei giocatori in rosa o c’è qualcuno già destinato a lasciare? «Il nostro intento è quello di trattenere i ragazzi e magari recuperare qualche nostro giocatore oggi in altre società». Il presidente non fa nomi, ma tra chi lascerà il più probabile è capitan Mariniello, centrocampista che seppur in una stagione negativa ha lasciato il segno con 12 gol all’attivo: per lui le offerte non mancano. Papabili a rientrare alla casa madre sono tra gli altri tre giocatori quest’anno al Gussola: il difensore Bertocchi, il centrocampista Mantovani e l’attaccante Rossini.

Perché, torniamo a chiedere ad Azzi, la scelta è caduta su Marco Mantovani? «E’ un allenatore che ha acquisito dimestichezza coi giovani, e conferma la nostra direzione che è quella di affidarci a tecnici del settore giovanile. Credo che in questo momento sia la persona più indicata». Le ultime parole del presidente sono per Terenzio Agazzi: «Questa decisione non ha niente a che vedere con l’enorme lavoro fatto da Agazzi, negli ultimi due anni alla guida della prima squadra e per 20 nel vivaio. Ha dedicato tantissimi anni alla Casalese con grande fedeltà e senso di appartenenza, e non è detto che la sua avventura alla Casalese, in qualche forma da valutare, sia esaurita. Oltre alle qualità di allenatore è un uomo vero, come ha confermato la signorilità con cui ha preso atto della decisione della società».

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