L'ANALISI
LA RISPOSTA DEL DIRETTORE
29 Luglio 2019 - 08:05
Il direttore Marco Bencivenga
di Marco Bencivenga*
Il senatore Danilo Toninelli replica con garbo e con ampie argomentazioni al mio Punto di ieri che - in sostanza - denunciava il paradosso di un ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che continua a dichiararsi «profondamente» contrario alla Tav pur facendo parte di un Governo che in settimana ne ha definitivamente deliberato il completamento nel rispetto degli accordi a suo tempo stipulati con la Francia e con l’Unione Europea. Il ministro cremonese, in sostanza, non contesta l’osservazione, ma propone una diversa lettura dei fatti: non fa il «doppio gioco», sostiene, ma si muove semplicemente su un doppio binario. «Da quanto sono ministro delle infrastrutture e dei trasporti ho sempre tenuto distinti il mio ruolo di esponente del Movimento 5 Stelle con quello da esponente del Governo», rivendica Toninelli. Quando indossa il primo cappello è e resta convintamente No Tav. Quando indossa il secondo, si rimette al giudizio degli italiani e del presidente del Consiglio, dopo aver messo a disposizione «tutti gli strumenti necessari per decidere con avvedutezza», in modo trasparente e «scevro di preconcetti». Sulla carta il ragionamento non fa una grinza, ma in politica le cose non sono così semplici. La doppia identità rivendicata da Toninelli come una virtù appare in realtà un alibi, una comoda via di fuga, come il «mandato zero» appena inventato da Luigi Di Maio per eludere il tetto delle due legislature per gli eletti pentastellati a vari livelli. Non mi sembra fosse questo, quantomeno, lo spirito originario del M5S, quello dell’uno vale uno, della politica in diretta streaming e della lotta a ogni tipo di furbizia. Ma tant’è: evidentemente i tempi e i comportamenti mutano anche fra i sostenitori del «cambiamento». Al di là di questo, fa piacere toccare con mano l’impegno del ministro Toninelli per rendere più moderne, sicure ed efficienti le infrastrutture nazionali, e cremonesi in particolare. Su una cosa siamo totalmente d’accordo: nel comprensorio c’è ancora tanto da fare. Non a caso da mesi si discute - anche su La Provincia - dell’isolamento infrastrutturale di Cremona e ogni giorno invocano servizi migliori i pendolari costretti a viaggiare su treni sporchi, lenti, spesso privi di aria condizionata e perennemente in ritardo. Buon lavoro, ministro! Più farà per l’Italia e per Cremona, più saremo felici di riferirne. Se poi riuscisse a far passare di qui anche la Tav, tanto meglio...
*Direttore Responsabile del quotidiano La Provincia di Cremona e Crema
[LEGGI LA REPLICA DEL MINISTRO TONINELLI AL PUNTO DEL DIRETTORE MARCO BENCIVENGA]
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