SOS ACQUA
11 Agosto 2016 - 16:49
CREMONA - La spiegazione di tanta rabbia e violenza improvvise potrebbe risiedere nella diagnosi riversata nella documentazione clinica, che racconta di una «sospetta demenza senile» e di un «forte decadimento cognitivo». Dopo aver aggredito, intorno alle 23.20 di lunedì 8 agosto, nella casa di via San Bernardo, la moglie Oriana Manfredi, 60 anni, presa a bastonate e colpita con una fioriera in cemento, quarantotto ore dopo, alle 23.15 di mercoledì, Giampietro Pampolini, 65 anni, accusato dal pm Carlotta Bernardini di tentato omicidio, in carcere ha sferrato — di punto in bianco — un pugno al compagno di cella. E ha dato in escandescenza. Senza motivo.
L’uomo è stato ricoverato in ospedale ed è stato sedato. Per questo, l’interrogatorio di garanzia fissato dal gip, Christian Colombo, alle nove di giovedì, nel penitenziario di Cà del Ferro, è stato rinviato a venerdì, alla stessa ora. Si terrà nella stanza al quarto piano del reparto di Chirurgia generale, dove il sessantacinquenne è piantonato da due agenti della polizia penitenziaria. E in ospedale è ricoverata la moglie, le cui condizioni migliorano, ma resta lo choc.
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