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PORTE APERTE FESTIVAL

PAF, Rubbia e i punkabbestia: il nonsense di Rocco Tanica

Cortile Federico II gremito per il tastierista degli Elii. E in un racconto, spunta il mugnaio Galimberti

Barbara Caffi

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bcaffi@laprovinciacr.it

25 Maggio 2024 - 09:25

CREMONA  - Per oltre un mese ha tolto tutte le ‘d’ eufoniche, ma nel libro - il terzo, che però è il primo - Scritti scelti male ne sono rimaste tantissime e «mi sputerei addosso»: tra battute, letture, dichiarazioni nonsense e incursioni sagge, ieri sera Rocco Tanica, tastierista e compositore di Elio e le storie tese, ha fatto ridere e sorridere, qualche volta sganasciare il pubblico che ha gremito il cortile Federico II. L’incontro, con Carmine Caletti ‘bravo presentatore’, ha chiuso la seconda giornata ufficiale dell’edizione 2024 del Porte Aperte Festival.

Il pretesto era appunto la presentazione del libro di Tanica, riedizione per La nave di Teseo dell’omonimo libro scritto nel 2008 per Bompiani «con il 15 per cento in più di inediti, un po’ come il Colgate che ha il 14 per cento in più di protezione contro la carie. Mi sono sempre chiesto se hanno il cariometro...». Quarta di copertina scritta dal cognato («Simone Gottardi, mi piace il nome») che ha una ditta di pulizia industriale («nessuno dica niente, se no è classismo»), raccoglie racconti di humour surreale.

«Mi piacciono i comici di situazione che non quelli di battuta», dice Tanica - il cui vero nome è Sergio Conforti - e poi cita Maurizio Milani, Cochi e Renato e Felice Andreasi, «che forse qualcuno con i capelli bianchi si ricorda».
Nessun genere escluso, fiaba compresa.

«Questa farà particolarmente ridere al pubblico cremonese, vedrai», suggerisce Caletti e Rocco legge di un mugnaio un po’ tonto aspirante pretendente alla mano della principessa Ortensia, che finisce decapitato: si chiama Galimberti e il cortile si sbellica a ogni citazione. E poi ecco le domande assurde a Carlo Rubbia da parte di un gruppo di punkabbestia, la scoperta che il vero nome di Dio è Gigi Marconi o che Carlo Conti per cacciare gli ospiti dal palco dice: ‘bene, bene, bene’ e intanto ti arpiona il braccio. Per non dire del campione di golf che andando in buca urla: ‘goooooooolf’. Un intervento serio su internet, anzi sull’internet, una riflessione sul politically correct «una forma di fascismo», un improbabile articolo su Genova, che alla fine è un po’ come Imperia e la serata vola via tra le risate.

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