L'ANALISI
06 Novembre 2021 - 21:26
CREMONA - Lui, Paolo Buggiani, arriva tirandosi dietro un’installazione in fiamme. Poi, si aggira per le sale del padiglione Amati, al Museo del Violino, distribuendo sorrisi e strette di mano, firmando autografi e regalando disegnini a chiunque gli dia una biro e un catalogo o una brochure. Ha 88 anni, questo ‘estroso fanciullo’ (la citazione la rubiamo a Montale) che non ha perso l’accento toscano e che nella New York a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta è stato amico e compagno di scorribande artistiche di Keith Haring. Con Haring, il nume tutelare dell’allora nascente Street Art, consacrato alla fama da una morte prematura - aveva 31 anni, lo ha ucciso l’Aids - e da proficue incursioni nella pubblicità e nel marketing, Buggiani è protagonista di Made in New York. Keith Haring (Subway Drawigs) + Paolo Buggiani (& friends). La vera origine della Street Art. Con l’arrivo di questa mostra, itinerante da anni in diverse città italiane, l’arte contemporanea approda quindi a Cremona. E lo fa con brio e leggerezza, con divertita ironia, con il gusto sapido della provocazione intelligente.
PHOTOGALLERY: FOTOLIVE - PAOLO CISI
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