L'ANALISI
22 Novembre 2025 - 18:42
CREMONA - Si è aperta questo pomeriggio, sabato 22 novembre 2025, la settima edizione di ArteAssieme, il progetto che unisce arte, inclusione sociale e salute mentale attraverso percorsi guidati in alcuni luoghi simbolo della città.
Enorme la partecipazione del pubblico, attento e commosso: un centinaio di persone che hanno saputo apprezzare la bellezza storico artistica e la profondità delle testimonianze delle guide d'eccezione.
Protagonista dell’edizione 2025 è stata la chiesa di Sant’Agostino, svelata ai visitatori da un gruppo speciale di guide: pazienti, familiari, operatori e volontari dell’area della salute mentale, che per un giorno si sono trasformati in narratori d’arte, condividendo non solo contenuti storico-artistici ma anche frammenti della propria esperienza personale, in un’azione concreta e corale contro stigma e pregiudizi.
Per il secondo anno consecutivo anche il direttore generale dell’Asst di Cremona Ezio Belleri ha partecipato come guida per un giorno, illustrando in apertura il “Battesimo di Cristo” dipinto nel 1593 da Andrea Mainardi detto il Chiaveghino. «Essere qui significa testimoniare come l’aver cura delle persone e l’aver cura dei luoghi siano due dimensioni complementari che hanno a che fare con la salute e il benessere di ciascuno di noi e quindi con le strutture che erogano servizi sanitari e socio sanitari. Complimenti davvero a tutte le persone che rendono possibile questa iniziativa indimenticabile e unica» - ha dichiarato Belleri.
Per il comune di Cremona sono intervenute la vice sindaca Francesca Romagnoli e l’assessora al Welfare Marina Della Giovanna. A fare gli onori di casa il parroco dell’Unità pastorale di Sant’Agostino don Irvano Maglia.
UN PERCORSO COSTRUITO INSIEME, SETTIMANA DOPO SETTIMANA
L’iniziativa è promossa dall’Area riabilitativa della psichiatria territoriale e dalla Struttura Comunicazione e relazioni esterne dell’ASST di Cremona, in collaborazione con Target Turismo, Come Together ODV. Inoltre, si svolge con il patrocinio del Comune di Cremona.
ArteAssieme nasce da un lungo lavoro di preparazione, seguito dallo psicologo Roberto Pezzone (responsabile clinico delle Strutture Riabilitative Psichiatriche), dagli educatori Francesco Casali, Ilaria Guaschi e Maria Chiara Galli e dal terapista della riabilitazione psichiatrica Francesco Cirillo con il supporto delle guide professionali coordinate da Elena Piccioni.
INTRECCIO DI RELAZIONI, CONOSCENZA E UMANITÀ
«ArteAssieme torna dopo le esperienze bellissime di Palazzo Grasselli e Palazzo Guazzoni, della Pinacoteca Civica e di Palazzo Comunale con il consueto desiderio di costruire relazioni e provare a stare bene. Oggi il nostro pensiero speciale va a Eugenia, guida storica e carismatica, che per un imprevisto, a malincuore, non ha potuto partecipare, ma noi la aspettiamo per il prossimo anno» - ha spiegato Stefania Mattioli, responsabile Comunicazione e relazioni esterne dell’ASST di Cremona.
«Ogni anno è un nuovo viaggio di gruppo, che sorprende e d emoziona, un’esperienza che ci arricchisce di conoscenza e umanità» ha precisato Piccioni.
«Il cuore del progetto sono gli incontri preparatori, che durano mesi – ha aggiunto Pezzone. Ogni settimana il gruppo lavora sia sui contenuti storici e artistici, sia sul racconto delle proprie esperienze personali di salute mentale e di recupero. Nei mesi scorsi, per la prima volta, le guide hanno seguito un vero e proprio corso di storia dell’arte, condotto dagli esperti Luca Maffi e Kendra Trombini. È Stata un’esperienza di grande valore per tutti».
«Rispetto alle edizioni passate abbiamo imparato molto sulla storia dell’arte per essere pronti a fare la nostra parte come guide. L’arte mi affascina: a volte immagino come abbiano fatto certi artisti a creare opere così magnifiche» ha raccontato Federico (guida del progetto ArteAssieme).
LA CHIESA DI SANT’AGOSTINO COME NON L’AVETE MAI VISTA
La visita è stata caratterizzata da diverse tappe, tutte molto interessanti, dalla Cappella della Passione e morte di Cristo di Gian Battista Barberino che spicca per la sua teatralità e pathos, spiegata da Carla: «per poter partecipare a questa esperienza ho dovuto superare una paura particolare, la paura delle statue, che ho chiamato mal di statua. Nei momenti difficili mi ha sempre aiutato non isolarmi, non rimanere sola».
IL «MAL DI STATUA» E LA «NON CURANZA»
È Maria, veterana di ArteAssieme, a illustrare la bellissima Cappella Cavalcabò dedicata alla vergine Madre: affrescata da Bonifacio Bembo nel 1447 è tornata al suo splendore originario grazie al restauro del 1951. «Ho scelto questa cappella dai colori variegati per raccontare di un periodo della mia vita in cui ho dipinto una discreta quantità di quadri astratti che mi hanno permesso di esprimere il mio malessere. il dipinto della mia vita è sempre in divenire».
Davanti ai due frammenti marmorei, parte di un’arca, realizzata nella seconda metà del XVI da Bonino da Campione, Vincenzo definisce lo stigma «una non curanza, la non volontà di andare oltre l’apparenza. Pezzo forte della visita la Pala Roncadelli di Pietro Perugino datata 1494 che decreta l’arrivo del Rinascimento a Cremona.
«DIFFICILE ACCETTARE DI ESSERE UN UTENTE PSICHIATRICA»
«Mi ci sono voluti parecchi anni prima di accettare pienamente di essere un utente psichiatrica» - ha spiegato Elvira - «ma io sono una giovane donna che ama leggere, scrivere, piangere e ridere sino alle lacrime. Perché la vita può essere follemente difficile, ma anche meravigliosa.
«ArteAssieme per me è importante: si imparano tante cose. Io sono curiosa e questa è un’occasione per scoprire un mondo che non ho mai visto. Non mi muovo molto da Cremona, quindi visitare chiese e opere d’arte è una novità assoluta. Oggi è stata la prima volta che ho fatto da guida. Ho raccontato la mia esperienza attraverso un’opera, e oggi sto bene» conclude Carla (guida di ArteAssieme).
PROSSIMO APPUNTAMENTO: SABATO 29 NOVEMBRE 2025
COME PRENOTARE
La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria (tel. 379 116 5691).
prenotazioni@targetturismo.com
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