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MILANO

Mille persone per la Maratona per la Pace, la Cisl Asse del Po presente con oltre 60 delegati

Al Teatro Nazionale si sono tenuti incontri e testimonianze per sensibilizzare sui valori della convivenza, dei diritti umani e della protezione dei civili in contesti di conflitto, con partecipanti provenienti da Cremona e Mantova

La Provincia Redazione

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27 Ottobre 2025 - 16:51

MILANO - Oltre sessanta persone provenienti da Mantova e Cremona, guidate dal segretario generale Ivan Zaffanelli, hanno partecipato alla “Maratona per la Pace – Restare Umani” al Teatro Nazionale di Milano, che ha registrato il tutto esaurito con i mille posti in platea occupati. La Cisl Asse del Po era presente con la propria delegazione, composta dai rappresentanti delle province di Mantova e Cremona.

L’iniziativa rientra nel percorso nazionale della Maratona per la Pace, promosso dalla CISL in tutta Italia, con l’obiettivo di sensibilizzare sui valori della pace, della convivenza e del rispetto dei diritti umani. Il percorso culminerà con la manifestazione nazionale a Roma, prevista per il 15 novembre, che raccoglierà le esperienze e gli impegni maturati nei vari territori.

«Questa giornata – ha dichiarato Zaffanelli – ci ha ricordato che dobbiamo proteggere i civili, custodire chi è fragile, garantire ospedali sicuri e lavorare per una tregua vera. Non basta ricostruire gli edifici: serve anche ricostruire il linguaggio della pace, fatto di rispetto, dialogo e responsabilità. Grazie alle testimonianze autentiche e commuoventi che abbiamo ascoltato oggi, abbiamo sentito la forza di un impegno comune: restare umani».

Tra gli interventi principali, Marco Minniti (presidente della MedOr Italian Foundation), Jean François Thiry di Pro Terra Sancta collegato da Aleppo, Wael Natheef del sindacato palestinese PFTU di Jericho, Bassam Aramin del Parents Family Forum sempre da Jericho, Emanuele Fiano di Sinistra per Israele e Padre Gabriel Romanelli, che ha inviato un messaggio di saluto.

La seconda parte della Maratona, coordinata dalla giornalista Anna Pozzi, ha dato spazio a ulteriori esperienze e testimonianze: Pozzi ha raccontato i suoi viaggi in Africa, Donata Monti ha condiviso le esperienze dall’Ucraina, la studentessa russa Aljona Fyoderova e Cecilia Brighi, Segretaria generale dell’Associazione Italia Birmania, hanno portato le proprie storie e riflessioni.

«Il cammino verso la pace – ha concluso Zaffanelli – passa dal riconoscimento dello Stato di Palestina e dall’impegno di Israele e Palestina per la sicurezza reciproca. Custodire la pace significa proteggere le persone, dare futuro a chi soffre e ridare dignità alle comunità. È un impegno che porteremo avanti anche sul nostro territorio».

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