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CREMA

Divise e motori, il passato della Polizia rivive nella mostra

Auto storiche, moto d’epoca e cimeli raccontano decenni di presidio del territorio in un’esposizione aperta a cittadini e scuole

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

26 Settembre 2025 - 13:46

CREMA - Il fascino della divisa ripercorso con un’esposizione che mette al centro mezzi e attrezzature in dotazione alle Polizia di Stato nel secondo dopoguerra. Questa mattina le autorità civili e militari hanno aperto la mostra allestita nelle sale espositive Agello del centro culturale Sant’Agostino.

All’esterno dello spazio messo a disposizione dal Comune sono state parcheggiate alcune delle auto simbolo del lavoro di presidio, pattugliamento e contrasto alla criminalità, che la Polizia ha svolto nel corso dei decenni. In particolare, i mezzi della Stradale, come l’Alfa Romeo Giulia del 1974 e la 75, sempre della casa del biscione, del 1992. Non manca l’ultima arrivata, il suv Stelvio. All’interno le Moto Guzzi un tempo in dotazione agli agenti, compreso un modello del 1968, poi i caschi, le divise d’epoca, alcune indossate ieri, e molti altri cimeli.

In sala il sindaco Fabio Bergamaschi, il vice questore vicario Adele Belluso e il commissario cittadino Alessio Rocca. Poi i vertici di carabinieri e guardia di finanza, gli agenti oggi in forza a commissariato e distaccamento della stradale, gli ex poliziotti e carabinieri. L’iniziativa sarà visitata anche dalle scolaresche. Un appuntamento aperto a tutti coloro che vogliano curiosare tra i cimeli e le testimonianze del Corpo.

«Oggi abbiamo qui divise storiche, materiale operativo dismesso e radio, nonché di autovetture e moto d’interesse storico, già in uso alla polizia stradale negli anni ‘60 e ‘70 – ha sottolineato Belluso –: il nostro grazie va a chi ha organizzato tutto questo e ai collezionisti che con grande cura tengono questi cimeli, mettendoli poi a disposizione della collettività. Qui valorizziamo il nostro passato e guardiamo al futuro». Il sindaco ha sottolineato il dialogo e la coesione sul territorio tra istituzioni e forze dell’ordine. Poi ha aggiunto: «Ci sono tanti modi per fare sicurezza: presidio e lavoro sul campo sono ovviamente prioritari, ma sono importanti anche iniziative come queste, che hanno l’obiettivo di creare consapevolezza e sentimento di comunità tra i cittadini, favorendo l’affezione ad una divisa che è un simbolo di appartenenza allo Stato e alla Repubblica».

L’esposizione è promossa dal commissariato cittadino, in concomitanza con le celebrazioni per il patrono del Corpo, San Michele Arcangelo.

A coordinare la tre giorni la Questura, con la collaborazione della sezione cittadina dell’Associazione nazionale della polizia di Stato e del comitato locale dell’International police association. La mostra è aperta tutto il fine settimana, sabato e domenica dalle 9 alle 19 con ingresso libero. E poi lunedì dalle 9 alle 13.

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