L'ANALISI
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12 Settembre 2025 - 09:17
CREMONA - Prosegue l’attività di bonifica del territorio da residuati bellici condotta dagli artificieri del 10° reggimento genio guastatori dell’Esercito Italiano.
Sul ghiacciaio del Doségu, nel Comune di Valfurva (So), a 2.925 metri di quota, è stata neutralizzata una granata d’artiglieria da 210 mm risalente al Primo Conflitto Mondiale. Il residuato bellico si trovava in una zona particolarmente impervia, e il delicato intervento è stato reso possibile anche grazie al supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dell’assetto medico del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.
Le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno sono state eseguite grazie alla sinergia di tutti i soggetti istituzionali coinvolti e alla Prefettura di Sondrio, che ha garantito la direzione delle attività interforze a tutela della sicurezza della collettività. Considerata la tipologia dell’ordigno e la sua conservazione, per garantire un’adeguata cornice di sicurezza durante la neutralizzazione, è stato interdetto il transito per un raggio di 1445 metri dalla zona di rinvenimento.
L’opera di bonifica, sviluppata in un’area montana segnata dalla storia dei conflitti mondiali, testimonia l’impegno costante e silenzioso degli specialisti dell’Esercito Italiano, quotidianamente impegnati al servizio della popolazione per restituire sicurezza ai territori ancora interessati dalla presenza di ordigni inesplosi.
Gli artificieri della 132^ Brigata corazzata “Ariete” hanno provveduto a neutralizzare dall’inizio dell’anno circa 690 ordigni bellici risalenti al I e II Conflitto Mondiale, dimostrando in ogni occasione efficienza e preparazione.
Dall’inizio dell’anno: circa 690 ordigni bellici neutralizzati dal personale della 132^ Brigata corazzata “Ariete”.
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