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L’EX MERCATO ORTOFRUTTICOLO

Risse, degrado e fiamme: ora è terra di nessuno

La parte abbandonata è diventata un ricovero di sbandati fra bottiglie e immondizia

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

23 Agosto 2025 - 05:30

CREMONA - Prima una lite a bastonate fra due uomini, non l’ unica, e poi le fiamme che hanno incenerito quello che appare come un ricovero di sbandati. L’ex mercato ortofrutticolo di via dell’Annona sembra essere diventata una zona franca della città.

Lo stabile, di Aem, non è abbandonato, ma una serie di transenne con il nastro rosso e bianco lo divide in due e traccia il confine fra la metà presidiata e la ‘terra di nessuno’: da una parte il Centro del riuso, la sede della Filiera corta e solidale e il magazzino della Ciclofficina, gestito dai ragazzi della Gare des Gars. Dall’altra una serie di locali abbandonati.

E ieri mattina due volontari erano lì per fare la cernita nel mucchio delle biciclette abbandonate in città e recuperate e donate dalla Polizia locale: da una parte quelle ‘condannate’, da portare dal rottamaio, e dall’altra quelle riparabili: «Sì, purtroppo da qualche tempo troviamo a terra cocci di bottiglie. Inoltre abbiamo trovato infranto il vetro della porta d’accesso al magazzino. Evidentemente qualcuno ha provato a entrare». Tentativo di effrazione anche al Centro del riuso.

E Laura Rossi, della Filiera Corta Solidale, racconta: «Purtroppo per tutto agosto la zona è rimasta impresidiata perché sia noi che le altre associazioni erano in ferie. A luglio avevo fatto una segnalazione all’Aem perché avevamo notato che i locali abbandonati venivano usati come ricovero ed era comparsa anche una tenda. Aem aveva installato le transenne e ripristinato tutte le porte. Il giorno dopo la nostra segnalazione, hanno di nuovo chiuso tutto e rimontato le transenne. E prima, a maggio, avevamo sporto denuncia alla Polizia locale perché qualcuno aveva forzato le porte, era entrato nei locali e si era divertito a vandalizzare l’interno. Tuttavia questi vandalismi sembravano più opera di ragazzini annoiati o arrabbiati. Non avevano rubato nulla se non una bici ‘cargo’ con la quale poi erano stati sorpresi a girare in città. Penso che le forze dell’ordine li abbiano riconosciuti. La Polizia locale si è presa a cuore la situazione per un periodo abbiamo notato un maggiore controllo, ma questa è una zona lontana dal passaggio e il cancello d’ingresso spesso viene lasciato aperto e anche quando è chiuso è facilmente scavalcabile».

La lite è storia di giovedì: protagonisti un 27enne e un 32enne entrambi residenti fuori città. I due, uno italiano e l’altro straniero, si sono presi a bastonate. Entrambi sono stati portati all’ospedale senza ferite gravi. Sull’episodio indaga la polizia.

E alla sera il rogo domato in due interventi a distanza di un’ora dai vigili del fuoco e innescato, pare, proprio da qualcosa lasciato acceso: nei locali anneriti dal fumo l’odore di bruciato ieri mattina era ancora acre e il pavimento ancora allagato. In una stanza un letto, di cui restava solo la struttura metallica. Identica sorte per un tavolino con una sedia. Su un ripiano olio e aceto e qualche derrata alimentare. A terra un sacchetto di farina intatto con la dicitura ‘Aiuti Ue’. Su uno stendino qualche panno. Intorno sacchi e sacchi di immondizia arsi e impregnati d’acqua. E decine di bottiglie.

Di proprietà di Aem, che ha comprato anche i magazzini Cariplo, l’ex mercato non resterà abbandonato.

Spiega l’assessore alle Opere pubbliche, Paolo Carletti, che la zona è al centro di «una scommessa urbanistica di fondamentale importanza che dialoghi con lo stadio, con il quartiere e con il Crit. Lo spazio è ampio e si può fare tanto, con l’acqua del Cavo cerca, il verde di cui necessita il quartiere e spazi commerciali, sempre dialogando con lo stadio, visti gli sviluppi della Cremonese».

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