Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL LUTTO

L’ultimo saluto a Davide Bazzani, cronista di passione e umanità

In una chiesa gremita, Piadena Drizzona ha reso omaggio al giornalista de La Provincia, ricordato per serietà, equilibrio e amore per la comunità. Don Pezzetti e i familiari ne hanno tracciato il ritratto umano e professionale

Felice Staboli

Email:

fstaboli@laprovinciacr.it

14 Agosto 2025 - 12:15

PIADENA DRIZZONA - L’Avis, la Padana Soccorso, il Rotary, la delegazione dei carabinieri, tanta gente, amici, colleghi, parenti. La chiesa di Piadena a stento è riuscita ad ospitare tutti coloro che hanno reso l’ultimo saluto a Davide Bazzani, 59 anni, giornalista e firma storica del quotidiano ‘La Provincia’, morto martedì in ospedale. «Siamo alla vigilia di Ferragosto — ha detto don Antonio Pezzetti, parroco di Piadena Drizzona, che ha presieduto la funzione, concelebrata insieme a don Claudio Rubagotti, don Claudio Rossi e don Claudio Corbari — ma la vostra partecipazione così numerosa testimonia come Davide abbia saputo farsi voler bene».

Una funzione semplice e sincera, proprio nello stile di Davide. «È difficile parlare in questi momenti ha aggiunto don Pezzetti — che ha salutato anche il papà, Giancarlo, nel primo banco, insieme alla professoressa Nunzia (cognata di Davide) e ai nipoti Federica e Andrea. E proprio su di lui, sul papà, si è concentrato il pensiero di tutti sin dal suo arrivo in chiesa. Per la terza volta in pochi anni ha percorso la navata centrale, dietro al feretro prima del figlio Marco, anche lui giornalista de ‘La Provincia’, morto nel 2019.

Poi, al seguito della moglie; infine oggi, mentre ha accompagnato Davide fin davanti all’altare. C’è un’altra prova più dolorosa e più grande che la vita può riservare? Da dove può arrivare la forza per affrontare, per sopportare, per resistere dopo tanto dolore? Sono le domande alle quali don Pezzetti ha provato a dare non una risposta ma a offrire una speranza, l’unica possibile: «Davide è con la mamma e con il fratello, dobbiamo pensarlo così, in una nuova vita, insieme».


L’amico Cesare Vacchelli lo ha salutato così: «Grazie Davide, per la tua amicizia, per la stima reciproca che ci legava, e per la generosità e gentilezza che ti hanno contraddistinto in questo tuo percorso terreno e che in molti in questi giorni hanno voluto testimoniare con messaggi di affetto e gratitudine. Mi mancheranno le nostre conversazioni e, ora, alzerò lo sguardo sopra le finestre di casa tua, dove fino a poco tempo fa scrivevi i tuoi articoli, e oltre le nuvole ti penserò insieme a tuo fratello Marco e agli altri amici che ti hanno preceduto, che ora di certo starai aggiornando sugli importanti accadimenti degli ultimi anni, e insieme darete vita ad una nuova e formidabile redazione che saprà anche lì farsi onore e far parlare ancora di sé».


Bellissimo il pensiero di Federica, nipote di Davide. «Te ne sei andato in punta di piedi, come la nonna, come il papà. Come le onde si ritirano dalla riva. Onore alla tua delicatezza, alla tua gentilezza e alla tua freschezza. Alla tua premura, alla tua presenza, leggera e costante come un’ombra. Onore alla tua sofferenza, immensa, incomprensibile a noi che non l’abbiamo subita. Onore alla tua fiducia nella guarigione. Alla tua interminabile pazienza. Onore alla tua discrezione, raffinata come un antico gioiello. Ai miei parenti e a tutte le persone che lo hanno amato, si dice che la dolcezza della felicità sia ancora piú soave per chi ha assaggiato l’amarezza. Buon viaggio».


Profonde le parole della cognata, Nunzia, moglie di Marco. «E non mi sono mai sentito così tanto attaccato alla vita. Erano queste le sue parole, in questi giorni durissimi. Più forte era il dolore, più la sua volontà di non arrendersi si faceva sentire. Vedrai che andrà tutto bene, ripeteva ogni volta al papà, dopo ogni visita. Ho vissuto con loro, Marco e Davide, per 40 anni della mia vita. Ricordatevi di loro, ricordatevi di Davide e Marco Bazzani».

Fotoservizio: FotoLive/Stefano Tarlao

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400