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CREMA. ESTATE IN CITTA'

Burro fuso e mostaccino, un ponte tra i continenti

Da Malesia e Filippine ai tavoli di Chiacchiere e Tortelli e il piatto rivale conquista i cremonesi. «L’atmosfera allegra che si respira in questa piazza è contagiosa: una serata da ripetere»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

14 Agosto 2025 - 08:04

CREMA - Da fuori provincia, ma anche dall’altra parte del mondo. Da ogni dove, per assaggiare i tortelli cremaschi. Anche ieri sera, i 500 posti a sedere di piazza Aldo Moro erano tutti esauriti. A conferma di come Chiacchiere e Tortelli sappia far parlare. O meglio, di come parli tutte le lingue del mondo. «È una bella festa — sorride divertito Paulo Romero, tecnico filippino, a Crema per due settimane per motivi di lavoro — l’abbiamo scoperta passeggiando per il centro». Quando gli si chiede dei tortelli, commenta: «Ravioli? Un piatto molto particolare». La sua opinione è confermata dai quattro colleghi malesi al tavolo con lui: Sakthiswaran Shamugam, Yan Shen Yong, Nantha Kumar e Daniel Lim. «Ci piace l’atmosfera di allegria che si respira in questa piazza. Non eravamo mai stati a Crema, è molto piacevole e accogliente. Sicuramente verremo di nuovo, anche una delle prossime sere».

Se i cinque tecnici in trasferta for business hanno attraversato mezzo mondo, Emanuele Baronio ha soltanto fatto una gita fuori porta, essendo di Cremona: «I tortelli cremaschi li avevo mangiati poche volte, anche perché c’è bisogno di venire nel Cremasco per poterlo fare. Hanno un gusto particolare, ma mi piacciono». Sulla stessa lunghezza d’onda, la moglie Barbara Manfredini: «Anch’io li conoscevo già e li trovo buoni. Fanno parte della tradizione. Hanno un sapore originale, così come è originale la pasta bianca, fatta senza uova». Manfredini, rappresentante della Provincia e membro del Cda delle Strade del gusto, è poi salita sul palco insieme ai consiglieri dell’associazione Massimo Rivoltini e Franco Bordo e al presidente Fabiano Gerevini, per presentare il Festival delle paste ripiene, che valorizzerà le peculiarità e le prelibatezze dei marubini cremonesi, dei tortelli cremaschi e dei blisgòn casalaschi. Con loro c’era il presidente del Carnevale cremasco, Eugenio Pisati. Il Festival muoverà i primi passi a settembre e coinvolgerà il mondo della ristorazione e della gastronomia fino a febbraio, confluendo in BonTà, il salone delle eccellenze gastronomiche che si tiene a Cremona. «Si tratta di un percorso unitario — ha affermato l’assessore Bordo — per valorizzare i piatti della tradizione provinciale».

Dopo la presentazione, c’è stato spazio per la musica, in compagnia di Manuele e Elis. Chiacchiere e Tortelli da oggi sarà attivo a pranzo e a cena fino a domenica. «Abbiamo già parecchie prenotazioni — assicura Pisati — nelle prime due serate c’è stato il tutto esaurito». Stasera ci sarà un intrattenimento musicale con i Baraonda Nomade. Domani, giorno di Ferragosto, è previsto uno spettacolo di fuochi e trampolieri itinerante. Ogni piazza del centro storico sarà animata per una decina di minuti dalla bravura degli artisti di strada. Sabato, invece, spettacolo itinerante di danza con una ballerina che ballerà in una sfera di cristallo e in un cerchio. Per tutti gli interessati, la Pro loco propone visite guidate di mezz’ora alla città.

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