L'ANALISI
15 Luglio 2025 - 05:10
CREMONA - Cinquanta chilometri di corsa in mezzo alle montagne, con oltre mille metri di dislivello, al cospetto delle Dolomiti. Quest’anno alla Lavaredo Ultra Trail, la gara di respiro internazionale che parte da Cortina d’Ampezzo e attraversa le omonime Tre Cime, hanno partecipato anche 9 cremonesi iscritti alle società sportive cittadine ‘Runtome’ e ‘Asd Marathon Cremona’.
Il racconto di Claudio Grossi, presidente di Runtome, ripercorre le emozioni della corsa in mezzo alle guglie di dolomia: «È una gara storica - spiega - ne esistono più varianti, da quella ‘originale’ (lunga 120 km) a quelle ridotte (rispettivamente da 50, 30, 20 e 10 km). Noi abbiamo scelto la 50. Quasi la metà dei partecipanti proviene da altri Paesi del mondo, come l’atleta che ha vinto (un americano). Il livello è alto, tant'è vero che la corsa non è aperta a tutti. Per questo ci siamo detti fin da subito che, se qualcuno della nostra squadra fosse stato escluso dalla gara, avremmo rinunciato. Per fortuna non è successo».
Il bello della Lavaredo Ultra Trail, racconta Grossi, è l’immersione nella natura: «Correre in un paesaggio così spettacolare è un privilegio. Ti trovi davanti ad un panorama tra i più suggestivi del mondo, peraltro patrimonio Unesco. La voglia di fare la gara con lo sguardo rivolto all’insù è forte; il problema - scherza - è che poi si cade. È successo anche a me, ma mi sono rialzato e ho portato a termine la gara». Ma è anche il tifo a far battere il cuore: «Cortina ci ha regalato tanto affetto. All’arrivo, la gente aspetta i corridori con il sorriso in volto».
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