L'ANALISI
MONTODINE. LE FOTO
13 Luglio 2025 - 09:30
MONTODINE - Invecchiare è un privilegio. Invecchiare bene è una fortuna. Come è una fortuna avere un proprietario che ti cura e ti mantiene in perfetto ordine. Se avessero potuto parlare, i trenta splendidi esemplari di auto d’epoca, presenti ieri sera in piazza XXV Aprile per l’undicesima edizione di ‘Al gir dal cantù’, avrebbero detto proprio questo. In effetti, mancava loro soltanto la parola, anche se a parlare sono stati i rombi dei loro motori, ancora ruggenti nonostante fossero quasi tutte attorno al secolo di vita. Senza parole sono rimaste anche le centinaia di visitatori e di appassionati, che non hanno voluto perdersi l’appuntamento organizzato dal Club amatori veicoli d’epoca di Cremona, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Alessandro Pandini.
In esposizione prima e in gara poi c’erano, tra le altre, una Jaguar E-tipe cabriolet, del tipo usato da Diabolik, una Volugrafo Bimbo del 1946, che monta due motori da 125 centimetri cubici, una Bentley Speed Model del 1926, purtroppo vittima di un guasto dopo mezzo giro e le new entry Simca 8 del 1938, Fiat 501 Doctor del 1923 e Fiat 521 Torpedo del 1936. Auto storiche e di gran pregio. I trenta modelli, cinque in più dell’anno scorso, sono stati suddivisi tra auto anteguerra e outsider. Oltre agli esemplari già citati, c’erano Bugatti, Lancia, Aston Martin Wolseley Special, Balilla, Amilcar, Bmw, Austin, Mg e Siata, tutte perfettamente conservate dagli appassionati collezionisti.
Dopo il ritrovo e l’accredito, il briefing e la presentazione dell’evento, le auto si sono sfidate in una competizione di regolarità. A tagliare il nastro è stato il consigliere provinciale Eugenio Vailati. Erano previsti due giri con prove cronometrate a strumentazione libera, più una successiva speciale spettacolare, sulla distanza di 50 metri, con tabellone dei tempi istantanei, che è stata giocata sul filo dei decimi di secondo. La prima prova, più tradizionale, si è snodata lungo l’ormai collaudato circuito allestito per il particolare appuntamento che, partendo dalla piazza XXV Aprile, si è snodato verso via Madre Teresa di Calcutta e via Cavour.
Gli equipaggi si sono mostrati capaci di valorizzare le vetture, attenti e rigorosi a percorrere correttamente il tracciato, per realizzare la migliore tempistica sui dodici punti di controllo, gestiti dall’Associazione cronometristi italiani, che ha collaborato con il direttore di gara Antonio Capellini. Il tutto tra due ali di folla. La folta presenza di pubblico ha confermato la validità della formula e dei contenuti, attribuendo a tutti gli attori in pista il merito di aver dato corpo a un’idea vincente. Adriano Allocchio, come sempre, ha fatto da speaker.
Al termine si sono tenute le premiazioni.
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