L'ANALISI
04 Luglio 2025 - 11:45
VESCOVATO - La chiesa di San Felice non è riuscita a contenere tutti gli amici che hanno voluto salutare per l’ultima volta Shency Crotti, per tutti Sissi, la 30enne di Vescovato deceduta domenica a Robecco, dopo un tragico schianto contro il guardrail, all’ingresso del paese.
Molti sono rimasti all’esterno, sul piccolo sagrato, lungo la via principale del quartiere. Un dolore composto, dall’inizio alla fine, di fronte ad una tragedia che ha colpito tutti. Un ultimo abbraccio, un ultimo bacio.
Mezz’ora prima della funzione celebrata da don Gianluca Gaiardi, i banchi erano già pienamente occupati, tranne i primi, riservati ai parenti più stretti. Il feretro è arrivato alle 10,30 accompagnato dai fiori bianchi, rose e orchidee soprattutto. Qualche secondo prima è arrivata anche la nonna di Sissi, la signora Marisa. Poi, tutta la famiglia Crotti, del ristorante La Resca a Vescovato, in via Mantova. La messa è stata scandita da un silenzio irreale, insieme alle lacrime impossibili da trattenere, anche quando don Gaiardi ha cominciato l’omelia, una sorta di abbraccio alla famiglia, pur nella difficoltà di trovare le parole per un conforto impossibile.
«In questi giorni ciascuno di noi ha fatto fatica a trovare le parole di conforto. Conta la presenza, è importante esserci. E questo è il vostro gesto più sincero, il più bello: siete qui in tanti. Sissi ha speso la sua vita in pienezza, certo è stata troppo breve. Perché a qualcuno è concesso di vivere a lungo e ad altri no? Domande che restano dentro ciascuno di noi. La vita deve continuare nel ricordo di ciò che ci è stato lasciato. La vicinanza e la presenza sono il nostro modo per stare vicino ai familiari e al loro dolore. Il vangelo che abbiamo letto si chiude con il concetto di misericordia. La vita già ci mette di fronte al sacrificio, come in questi momenti. Dio vuole misericordia e la debolezza che noi abbiamo nel cuore. Un cuore che vorrebbe essere duro, capace di resistere, ma Dio vuole un cuore che sappia piangere in questi momenti, che sappia andare oltre». Poi, parole di speranza, legate anche al ricordo della 30enne che la famiglia Crotti aveva adottato e che tutti hanno imparato ad apprezzare e a cui in tanti hanno voluto bene.
«Sissi oggi è nel posto più bello, in Paradiso — ha detto don Gaiardi —. Lei è sempre stata alla ricerca del bello, della felicità, insieme alla sua famiglia. Chi l’ha conosciuta sa che tutta la sua vita è stata caratterizzata da questa ricerca, noi la portiamo nei nostri cuori, vicini alla famiglia che l’ha avuta accanto, al loro dolore che oggi è anche il nostro».
Al termine, il saluto e l’abbraccio sentito ai familiari per un dolore troppo grande da capire, troppo ingiusto da sopportare.
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