L'ANALISI
07 Febbraio 2025 - 15:18
CREMONA - «Chi è il tuo migliore amico? ‘Tutti’ rispondeva Elisa, senza fare differenze, senza alcun luogo comune che divide, mossi solo dalla gioia di stare insieme e accettarci per quello che siamo». E oggi, in una chiesa di Sant’Agata gremita, c’erano tutti per ricordare Elisa Marchesini, la quindicenne tragicamente scomparsa venerdì scorso.
Compagni di classe, la scuola intera, il suo liceo Anguissola, ma anche tanti conoscenti e cittadini che si sono voluti stringere attorno ai genitori e alla famiglia. Un momento di preghiera e ricordo fortemente voluto dai rappresentanti degli studenti che hanno voluto trovare un modo per affrontare insieme, tutta la comunità scolastica, una ferita così profonda e travolgente.
E proprio gli studenti sono stati protagonisti della giornata all’insegna dei ricordi e dei pensieri letti dal pulpito da alunni della classe di Elisa, dai rappresentanti di istituto e da alcune professoresse che hanno accompagnato i ragazzi in questi giorni difficili.
«Grazie Elisa, perché ci ha insegnato ad amare la vita, una vita popolata da quei supereroi che sono le persone che ci vogliono bene. Ci impegneremo perché il dolore lasci spazio alla forza, le parole si facciano azioni e il buio diventi luce». E a punteggiare di luce quella cortina di buio che oggi gravava su tutti, rigando le guance di molti studenti di lacrime, sono state le decine di mazzi di fiori, portati da ciascuna classe, depositati ai piedi dell’altare. All’uscita dalla cerimonia tra gli studenti l’atmosfera era mesta, in molti si sono allontanati alla spicciolata in un irreale silenzio. Ma tra le lacrime e gli abbracci, qualcuno prova di nuovo a sorridere.
FOTOGALLERY: FOTOLIVE/LEONARDO CALVI
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