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AGRICOLTURA IN LUTTO

L'ultimo saluto a Italo Soldi: «Grande attaccamento alla sua terra, al suo paese, alla sua gente»

La piccola chiesa a stento ha potuto contenere tutti coloro intervenuti per il funerale. Toccante l'omelia affidata alle parole dell’ex parroco don Umberto che ha ricordato l'amore del noto agricoltore per la sua famiglia

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

27 Gennaio 2025 - 11:27

DEROVERE - L'ultimo viaggio terreno Italo Soldi lo ha percorso sulla 'sua' Postumia, salutando ancora una volta il santuario della Madonna della Divina Parola di Ca' de' Cervi, passando tra le terre che lo hanno visto nascere e dove attorno a lui e alla moglie Mirella è cresciuta la sua famiglia. E oggi i tanti amici, le persone che hanno lavorato con lui o che semplicemente lo hanno conosciuto hanno gremito la parrocchiale di San Giorgio per salutarlo, arrivati da tutta la provincia, dal Cremasco, dal Cremonese, dal Casalasco. E soprattutto c'erano i suoi compaesani, che si sono stretti attorno alla famiglia, rappresentati anche dal sindaco Mauro Busseti con la fascia tricolore.


La messa è stata celebrata da don Ernesto Marciò, coadiuvato da don Federico Celini, don Umberto Zanaboni, don Francesco Tassi e don William Dalé, la funzione è stata accompagnata dai canti del coro parrocchiale (emozionante l'assolo di violino di Vittoria, nipote di Italo Soldi, con le note di 'Fratello sole sorella luna' mentre un'altra nipote, Elena, ha letto con voce commossa un passo del Vangelo). Attorno alla bara tutta la famiglia, stretti alla signora Mirella, i figli Anna, Giacomo, Cesare (presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e Sec) con le loro rispettive famiglie e parenti, sull'altare anche il Tricolore del Casato Soldi, un'appartenenza al quale Italo teneva in modo particolare.

Dopo la lettura del passo evangelico della Resurrezione a ricordare l'imprenditore agricolo è stato don Zanaboni, con un'omelia appassionata: «Un uomo che ha vissuto per il lavoro e la famiglia, e attorno a lui sono cresciuti figli e nipoti che lo hanno sostenuto fino all'ultimo in una malattia sfibrante, e il sostegno di una famiglia aiuta, è fondamentale, soprattutto in alcuni momenti è l'amore che cementa, è l'amore dei tuoi cari che ti rafforza, così come stato per Italo».

Don Umberto ha sottolineato anche la voglia di conoscenza di Soldi, la voglia di sapere, di capire. «E adesso per Italo tutti i misteri sono svelati, la sua sete di conoscenza e appagata» infine ricordando la devozione dell'imprenditore agricolo alla Madonna di Ca' de' Cervi ha raccontato «che avrebbe voluto dotare la strada che porta al santuario di un bellissimo filare di gelsi, un progetto di cui mi aveva parlato, ma la grande siccità prima e la salute dopo non hanno permesso di portarlo a termine. Ma sono sicuro - ha concluso don Zanaboni - che entrerai in Cielo percorrendo un viale di luce accolto dalla Madonna».

FOTOSERVIZIO: FOTOLIVE/PAOLO CISI

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