L'ANALISI
18 Gennaio 2025 - 11:43
CREMA - La preghiera per gli animali. Innanzitutto quelli d’affezione, che decine di cremaschi hanno portato ieri nella chiesa di Sant’Antonio Abate e in quella di San Bernardino fuori le mura, ma anche nelle altre parrocchie della diocesi e del territorio. Senza dimenticare le altre bestie, quelle degli allevamenti, come le vacche di razza Frisona.
Diversi i sacerdoti che ieri hanno fatto il giro delle stalle per la benedizione e per ricordare nelle loro preghiere anche il lavoro degli allevatori. Come ogni anno, la tradizione della giornata di Sant’Antonio Abate è stata così celebrata anche nelle cascine del cremasco.
In città, ad esempio, don Lorenzo Roncali, parroco dell’Unità pastorale di San Giovanni Paolo II ha fatto visita alle aziende della campagna intorno a San Bernardino.
Le messe, invece, si sono concentrate nella chiesa di via XX Settembre, dedicata appunto al protettore degli animali, di cui è rettore don Luciano Valerani. La benedizione alle 15 e poi la funzione alle 17. Sul sagrato di San Bernardino i residenti con i loro animali da compagnia si sono radunati alle 17. Insieme alla ricorrenza anche la benedizione del sale, altra tradizione religiosa e popolare della giornata di ieri. Ma non è finita qui perché l’unità pastorale San Giovanni Paolo II ha in programma altre due iniziative nel fine settimana. Domani a mezzogiorno la gnoccata di Sant’Antonio, nel teatro dell’oratorio di San Bernardino e dalle 14,30, finito il pranzo, il via alla tombolata.
Fotogallery: FotoLive/Massimo Marinoni
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