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CREMA. LE FOTO

Ritorno del crocefisso del Giubileo in duomo e illuminazioni artistiche

Sulla facciata della cattedrale. Il vescovo Daniele Gianotti, affiancato da Marcello Palmieri, ha inaugurato la fine dei lavori per la posa del riscaldamento a pedane

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

22 Dicembre 2024 - 17:58

CREMA - Il vescovo Daniele Gianotti, affiancato da Marcello Palmieri, presidente del cda del duomo, ha inaugurato oggi pomeriggio la fine dei lavori per la posa del riscaldamento a pedane e il ritorno del crocifisso del Giubileo.

Domenica prossima, questo oggetto devozionale sarà portato in processione per l’apertura dell’anno santo. Un corteo religioso che partirà dalla basilica di Santa Maria per raggiungere appunto la cattedrale.

«Il crocifisso – hanno ricordato il presule e Palmieri – era rimasto in duomo molto tempo, all’incirca sino a una decina di anni fa, sopra l’arco trionfale dell’altare maggiore».

Durante i restauri del duomo era stato spostato in un deposito, in attesa che si potesse mettervi mano, e qui è rimasto dieci anni, sino a quando, la scorsa primavera, lo storico dell’arte Matteo Facchi, su indicazione del cda, era stato incaricato di recuperare il manufatto. Da fine settembre, l’inizio del restauro curato da un team coordinato da Mauro Spinelli, con le restauratrici Elena Dognini, Mara Pasqui e Annalisa Rebecchi. Ad impreziosire l’inaugurazione la voce del soprano Giovanna Caravaggio, accompagnata all’organo a canne dal maestro Andrea Benelli, e del baritono Roberto Scalmana.

In merito al riscaldamento a pedane radianti, questa installazione, completata tra inizio dicembre e la scorsa settimana, aumenta non di poco il comfort per i fedeli e i visitatori e consente anche un notevole risparmio energetico.

Il pomeriggio di festa per la cattedrale è proseguito poi con una novità che rimarrà tale per tutta la durata del periodo natalizio. Centinaia di cremaschi, a spasso per i mercatini sotto il Torrazzo, hanno potuto ammirare l’illuminazione artistica, composta da immagini sacre e natalizie, della facciata della principale chiesa della diocesi. Il tutto sulle note della cornamusa di Matteo Pagliari. «La cattedrale è dei cremaschi – ha sottolineato Palmieri – in tanti ci hanno aiutato per questi investimenti. Più i cremaschi le sono vicini, più l’edificio simbolo della città può essere bello e accogliente».

Principale sostenitore dei restauri del crocifisso è l’Associazione Popolare Crema per il territorio, con il suo presidente Giorgio Olmo. Per il riscaldamento è stata invece la Diocesi, cui si è unita la Banca di credito cooperativo Caravaggio e Cremasco, con il suo presidente Giorgio Merigo, e ancora l’Associazione Popolare.

Fotogallery: FotoLive/Massimo Marinoni

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