L'ANALISI
19 Giugno 2024 - 10:55
CREMONA - Da Pellegrinaggio di Ungaretti, ai Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Pirandello, dalla Storia d’Europa di Roberto Galasso, alla riflessione della costituzionalista Maria Agostina Cabiddu c’è solo l’imbarazzo della scelta nelle tracce della prova di italiano che oggi ha dato il via all’Esame di Stato 2024 per oltre duemila studenti cremonesi. Nei testi argomentativi anche la riflessione sul silenzio da un saggio di Nicoletta Polla Mattiot, una delle curatrici del festival Le Corde dell’Anima, oppure sull’elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini.
Traccia salvataggio è senza dubbio l’ultima con un testo di Maurizio Caminito, ex direttore della Biblioteca centrale per ragazzi di Roma, tratto da Profili, selfie e blog, la forma del diario nell’epoca di internet. Michela Dall’Asta presidente di commissione d’esame al liceo Manin dice: «Ragazzi, le tracce sono bellissime. State tranquilli. Leggetele bene, fatevi uno schema e procedete. Avrete solo l’imbarazzo della scelta. Mettetevi tranquilli e buon lavoro a tutti». Alla consegna delle fotocopie dei testi ministeriali i volti si distendono, ma prima di iniziare qualcuno non nasconde: «La vera preoccupazione è per domani. Oggi il tema si fa». Alessandro Vitali della 5 AFm del Ghsleri: «Oggi si accumulano punti, l’incognita è domani con economia aziendale».
E alle 7,30 in via Palestro c’è un via vai silenzioso e concentrato. «Forza Giorgia, concentrata», dice la prof a Giorgia Brillanti, capello lungo biondo, occhio ceruleo, volto sorridente che ammette: «Ero più tesa ieri. Stanotte ho dormito. Mi sono ripassata tutti i possibili anniversari. Ma vediamo che cosa capiterà. Ora sono abbastanza tranquilla». E davanti a scuola, in attesa di entrare, abbracci e sguardi di incoraggiamento. Maria Amaxinuaiei, Francesca Mineri, Alice Dorofatt e Amira Sniai si guardano e dicono: «Andiamo ad accendere una candela». Ma dopo poco sono di ritorno: «La chiesa di San Vincenzo era chiusa». Si guardano e sembrano dirsi: speriamo non sia un cattivo segno. Scaramanzia a parte, don Paolo Arienti commenta: «Ho detto ai ragazzi di fare il loro meglio, consapevoli che gli esami sono importanti ma che la loro vita non si riassume in un voto. È il primo rito di passaggio, è un momento importante che apre le porte all’età adulta. È giusto che si percepisca questo, ma poi la vita riserverà a tutti altre prove».
Irene Zanasi volto un po’ spaventato ascolta: «Ho dormito poco stanotte. Ora ci siamo», non dice altro e si confonde fra i compagni che entrano a scuola: 8, 10 comincia la sfilata delle classi, ad accoglierli il preside Alberto Ferrari: «Tutti gli anni mi emoziono un po’, quando li vedo così presi e un poco impauriti. Solidarizzo con i ragazzi». Thomas Priori: Sono abbastanza tranquillo, domani matematica chiederà di essere più performanti». Ultimi consigli prima di entrare, Paola Trombini tranquillizza i suoi: «Ragazzi, leggete bene le tracce, prendetevi tutto il tempo necessario. Ce lo avete eccome. Fatevi uno schema e state calmi. Speriamo che le commissioni sappiano accogliere i ragazzi, metterli a loro agio e ascoltare. Una prova d'esame si costruisce anche sulla capacità di creare relazione, dare la possibilità a chi la sostiene di dare il massimo» e intanto i ragazzi cominciano a migrare verso l’interno. Nei corridoi si controllano i documenti, raccolgono i cellulari. E c’è chi osserva un po’ divertito: «Cavolo, invece del dizionario di italiano ho preso quello di inglese» e sorride dietro gli occhialini rotondi. Ma intanto le tracce sono arrivate – ore 8,35 – comincia a spandersi la voce: c’è Pirandello, Ungaretti, la storia d’Europa. Tutto fa presupporre tracce fattibili, nessun urlo di gioia ma i volti di distendono. Foglio protocollo sul banco, testa china. Le porte delle scuole si chiudono, la maturità 2024 ha ufficialmente inizio.
FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI
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