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MADIGNANO: LA FOTOGALLERY

La notte del wrestling. In delirio per Bosio, Kobra schiacciato

Grande spettacolo con gli Hulk Hogan del circuito italiano. Acrobazie, sfide verbali e tante emozioni: uno show a misura di famiglia

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

04 Settembre 2023 - 08:20

MADIGNANO - Sirio è un corpaccione con la maschera da cervo e la lingua strafottente; il peso piuma molleggiato Zoom sfoggia il petto di pollo sotto una camicia hawaiana rigorosamente sbottonata; Maurone fa guizzare i muscoli colossali dentro un body sbracciatissimo che sembra preso in prestito dal guardaroba di una baywatcher: una galleria umana degna di un film Marvel. I superpoteri, però, non c’entrano: i personaggi in costume sono quelli del roster dell’Italian Championship Wrestling, federazione che aggrega gli epigoni nostrani di Hulk Hogan e The Undertaker. Sul ring di Madignano — in un sabato sera di festa dal sapore popolare — portano uno show che infiamma una folla di bambini, genitori e persino nonni. Perché quello del wrestling è un grande format «family friendly», come spiega Alessandro Bosio, ideatore e co-organizzatore — insieme a Nicola Tacito e Davide Pisati — dell’evento intitolato Bestya Slam: un circo variopinto basato su un copione di acrobazie e dissing. E le botte? Finte, certo. Ma godibilmente credibili. Abbastanza da convincere, l’indomani, un nutrito gruppo di ragazzini cremaschi a calcare il tappeto per una speciale lezione di sport-spettacolo con i maestri italiani della lotta americana.

La serata ‘bestiale’ porta nella piazza che si apre sul fianco dei portici anche due guest star della tv e dei social come Francesco Nozzolino e Giorgia Pianta: maschere tra le maschere, caratteristi di un teatro sospeso tra la fisicità dell’azione e la spettacolarità della finzione. I primi combattimenti sono già andati in archivio quando sul quadrato viene improvvisato un duello a braccio di ferro. Che, però, finisce in rissa. Per risolvere la faida e placare gli animi surriscaldati, le due opposte fazioni — villain da un lato, facce d’angelo dall’altro — vengono coinvolte in un match tre contro tre. Senza esclusione di colpi. Corpi schiantati al tappeto, sonori schiaffoni, scorrettezze a bordo ring e provocazioni rivolte alla platea: il repertorio è completo. Una schienata fragorosa risolve la sfida a favore del team dei ‘buoni’. E i bimbi in prima fila esultano senza mezze misure.

È il momento del faccia a faccia per il titolo italiano. Una sequenza di fiammate accompagna l’ingresso in scena di Mr. Excellent, uno dei nomi storici del circuito: lo sfidante, infilato in una tunica bianco-oro, si accarezza il pizzetto luciferino in attesa del campione in carica. Ecco Trevis Montana: il re dei calci volanti sfila a tempo di rap lungo il perimetro demarcato dalle corde. Il match è un saliscendi di emozioni. Quando Mr. Excellent sembra a un passo dalla vittoria, Trevis ribalta la situazione con un colpo di reni e immobilizza l’avversario con una mossa da scorpione: uno-due-tre. Gong, trionfo e braccia al cielo.

Sul quadrato appare Kobra, uno dei cattivoni del cast: «Voi cremaschi siete dei milanesi falliti», sibila con tono arrogante il gigante dal ventre prominente. Dal nulla spunta Bosio: «Sei un wrestler fallito, prenditela con me». Il cremasco lancia la t-shirt tra gli spettatori e il suono della campana dà avvio all’incontro. Bosio scaglia l’avversario all’angolo e lo schiaccia a terra in un tonfo rumoroso, mentre il corpulento wrestler con il nome da rettile rimedia fischi e cori poco amichevoli. Kobra, però, riprende in mano il match e trova il modo di litigare con Giorgia Pianta, che gli rifila un colpo proibito. L’idolo locale si esibisce in un doppio calcio volante, poi si carica il serpente in spalla e lo spedisce al tappeto. Il Kobra non può più mordere, Madignano è in delirio. Resta il tempo per il main event, un elimination match a cinque. Rimangono in piedi l’enigmatico Corleone e il guerriero vichingo Bjorn. Che riesce ad avere la meglio: le fiamme del Walhalla divampano fino al cielo al ritmo dei tamburi di Odino. Giù il sipario.

FOTO: FOTOLIVE/MASSIMO MARINONI

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