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CREMONA. LE FOTO

Con 'Fragili Rive' nuova vita per la galleria XXV Aprile

L’installazione è il tassello finale di un progetto di rigenerazione urbana. Particolari scenografie anche nelle gallerie Kennedy e del Corso. E viaggio fotografico e giornalistico con le pagine de 'La Provincia'

Alberto Guarneri

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redazione@laprovincia.it

01 Luglio 2023 - 19:29

CREMONA  - ‘Fragili Rive’. Nasce da un forte legame con il Grande Fiume l’opera dell’artista cremonese Ettore Favini, inaugurata questa mattina nella Galleria XXV Aprile, alla presenza del sindaco Gianluca Galimberti, dell’assessore Barbara Manfredini, dei componenti della Giunta comunale e della cabina di regia del Distretto urbano del commercio.

L’installazione è il tassello finale di un progetto di rigenerazione urbana, condiviso con il Duc, cofinanziato da Regione e Comune. Un progetto che nasce dal bando regionale del settembre 2020, che oltre a destinare un cospicuo budget alle imprese del commercio e dell’artigianato, aveva incluso un finanziamento dedicato alla rigenerazione urbana, nello specifico alla riqualificazione di percorsi ed ambiti storici destinati allo shopping, così da incrementare l’attrattività e promuovere le attività economiche.

L’installazione, lunga 12 metri, rappresenta il Po con i suoi affluenti, sospesa al centro in corrispondenza della cupola. Inoltre, grazie a una doppia fila, cablata, di led blu, di sera l’opera illuminerà la parte centrale della galleria.

Una scelta non casuale quella dell’artista. «Il Po rappresenta un legante civile — come ha spiegato Favini — un tempo fulcro di vita commerciale ed economica, ma anche un luogo di relazioni, di amicizie e di affetti che le sue sponde continuano a generare».

'Fragili Rive' è quindi concepita come un invito ad entrare in galleria, ai cui due ingressi principali sono stati posti segnali di navigazione in legno, con una parte bianca colorata con vernice fluorescente, che si illuminerà al calar del sole, e con una rossa, colorata invece con vernice riflettente, esattamente gli stessi che si possono trovare sui lati di un ponte e che invitano a passare nel centro.

«Inauguriamo oggi — ha sottolineato l’assessore Manfredini — l’ultima tappa di un percorso che si snoda dalle porte della città fino al centro, un percorso che fonde componenti turistiche, commerciali ad artistiche. È significativo che l’installazione sia opera di un artista cremonese con un forte legame con il Po, un patrimonio da valorizzare che funge anche da metafora con il flusso di persone in galleria».

Nuova vita anche per le gallerie Kennedy e del Corso, con la realizzazione di particolari scenografie dell’artista Elisa Veronelli. Nella prima, le pareti sono state dipinte con colori sgargianti e venature dorate per contrastare il nero della pavimentazione; in galleria del Corso, invece, Veronelli ha adottato una tecnica di sovrapposizioni su velature di colori, a tema vegetale ma dalle tonalità urbane. Una sorta di corridoio naturale, simbolo, come ha sottolineato il sindaco, «di connessioni tra luoghi, luoghi fatti dalle persone che li vivono».

In galleria del Corso, poi, anche un totem informativo e, nelle vetrine lato corso Campi, un viaggio fotografico e giornalistico che ripercorre i 25 anni dei Giovedì d’Estate attraverso le pagine del quotidiano La Provincia.

Fotogallery: FotoLive/Leonardo Calvi

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