L'ANALISI
29 Giugno 2023 - 22:29
CREMONA - «Libiamo nei lieti calici»: parte sulle note della Traviata di Giuseppe Verdi l’avvio della 25ª edizione dei Giovedì d’estate. All’ora dell’aperitivo, dalla Bertazzola con l’ensemble di giovani musicisti diretti da Gianluigi Bencivenga con l’apporto del soprano Elisa Maffi e del tenore Luca Bodini si è brindato alle nozze d’argento della manifestazione che ha fatto della città un palcoscenico a cielo aperto, aspettando i saldi del prossimo 6 luglio.
«È una manifestazione sempre più performativa e performante — spiega Eugenio Marchesi, presidente delle Botteghe del Centro —. Quella di stasera è una sorta di anteprima dei Giovedì d’estate, una festa in musica nel segno dell’identità della città e delle sue tradizioni». Così nella sera di San Pietro e dei fuochi artificiali i riti secolari e quelli più recenti si sono intrecciati nel segno della volontà di far festa. «Così se da giovedì prossimo i saldi, i mercatini lungo tutte le vie principali da corso Garibaldi fino a corso Mazzini saranno protagonisti con tanto di serata tematica, ci è parso giusto dedicare una sera ai 25 anni dei Giovedì d’estate che la gente attende e partecipa», spiega Chicca Galli, vicepresidente delle Botteghe.
E così è stato stasera. Nella Galleria del Corso la mostra dedicata alla kermesse e ai suoi 25 anni ha riassunto nelle pagine del quotidiano «La Provincia», fedeli documenti di una cronaca che si fa storia. L’identità molteplice della città della musica e della liuteria ha giocato su più piani. L’audizione al Museo del Violino dello Stradivari Clisbee 1669 con la violinista Lara Celeghin ha dialogato idealmente con le performance canore e coreutiche di Culture in dialogo del Dipartimento di Musicologia, a cura di Fulvia Caruso, in cui si sono esibiti i rappresentanti dell’associazione rumena Ansamblul Trăistuța, dell’associazione albanese, Komuniteti Shqiptar Ne Cremona con canti e danze tradizionali.
L’Associazione Cultura Sikh, il gruppo Kirtani Jatha di Kamaldeep Kaur e le due accademie di arti marziali del territorio, Misl Shaheedan Gatka Acadmey Suzzara e Kalghidar Gatka Academy Torre hanno portato un pezzo di India con i suoi colori e suoni in piazza. Nel segno della tradizione — questa volta gastronomica — si è mossa la proposta i Cr.Forma in sinergia con EastLombardy, o ancora la proposta offerta dal food in largo Boccaccino, per l’occasione ribattezzato Largo Bocconcino. Musica nei bar, teatro e improvvisazione al Filo, le camminate notturne nel cuore della storia, firmate Target Turismo hanno caratterizzato la lunga serata cremonese, in attesa che la notte s’illuminasse dei colori dello spettacolo di fuochi artificiali per San Pietro. Cremona stasera sì è festeggiata grazie a 25 anni dei Giovedì d’estate.
Una tradizione immarcescibile, le cui origini si perdono ormai tra le pieghe del tempo. Per la Mac, la serata di San Pietro non è mai stata uguale alle altre. Un appuntamento conviviale, certo, ma non per questo meno sentito, forse addirittura più dei consueti auguri di Natale dell’associazione. Si cena con una vista assolutamente d’eccezione, aspettando i tradizionali fuochi d’artificio, per i quali il punto di osservazione è davvero una chicca. La notte della tradizione si specchia nel Grande Fiume, tra una chiacchiera ed un brindisi, aspettando il gran finale. Circa un centinaio le persone presenti, in un’atmosfera rilassata e con un panorama invidiabile.
«Un bel numero – racconta il presidente della Mac, Stefano Corbari –. Qualche anno fa si arrivava ad essere anche di più, ma credo che questo sia il numero giusto per godersi la serata in tutta tranquillità. La cena è aperta ai soci e ai loro graditi ospiti, è un momento molto sentito che negli anni non ha perso il proprio smalto». Tra gli invitati, anche volti noti delle istituzioni del territorio: il prefetto, Corrado Conforto Galli, oltre a Marcello Ventura, consigliere regionale oltre che socio ed ex presidente della Mac, e al vicesindaco, Andrea Virgilio. «Una consuetudine – racconta Ventura – che risale fino alla fondazione, cui fa piacere che partecipino rappresentanti delle istituzioni. Una serata meravigliosa che spero possa essere di buon auspicio per il ritorno della Mac a polo di attrazione per il territorio».
«Uno scenario bellissimo – conferma il prefetto – Po e lungo Po sono patrimoni per la città, con potenzialità da valorizzare». Un’occasione informale, per la quale tuttavia la Motonautica Cremonese non ha voluto rinunciare alla qualità. Gli invitati, come antipasto, hanno infatti potuto degustare una selezione di salumi Bettella, eccellenza gastronomica riconosciuta a livello internazionale, introdotti brevemente dallo stesso patron Giuseppe, accompagnato dal figlio Stefano. Pancetta affumicata, Gran culaccia stagionata 48 mesi e lonzardo, il tutto seguito da tortelli alle erbette e porchetta con patate, oltre agli immancabili dolci. Un menu speciale per una serata speciale.
FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI
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