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CREMONA: LA GALLERY

La Fiera di San Pietro resiste fra tradizione e novità

Un solo giorno di bancarelle in viale Po: gli ambulanti promuovono la scelta, cremonesi un po’ scettici

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

25 Giugno 2023 - 19:33

CREMONA - «Noi siamo di Busseto, ma San Pietro è San Pietro ed è tradizione venire qui, è una festa», dicono Cristiano Galvani, insieme a Ivana e il piccolo Jurij. Le bancarelle di San Pietro ridotte nello spazio e nel tempo: una sola giornata e non due, tutte lungo il viale Po e non disseminata nelle vie d’intorno. Qualche buco fra le 197 piazzole segnate con i numeri sull’asfalto rovente, 36 spuntisti, ovvero coloro che hanno occupato gli spazi vuoti all’ultimo momento: sono i numeri della fiera di San Pietro ridotta ad un giorno che ha comunque raccolto il consenso degli espositori, ma anche dei cremonesi, pur con qualche mugugno da parte dei più tradizionalisti.


Donatella Boccali spiega: «È un appuntamento imperdibile, la domenica mattina venivo con mia madre, presto per evitare il caldo. E continuo a tener fede a questa abitudine». Elisabetta Piccolo con Paolo Boldori hanno fatto spesa: «È sempre bello essere a San Pietro, ma forse aver ridotto a una sola giornata le bancarelle è un peccato». Pina Bova sottolinea: «Forse i due giorni potevano richiamare gente da fuori, così no». Ed osserva Paola Acerbi: «Certo per gli espositori è più comodo. La gente si concentra in un giorno e hanno meno spese». Abib arriva da Milano, è la sua seconda volta, vende oggettistica orientale e dice: «Una sola giornata è meglio, non stiamo sulle spese. Il passaggio c’è e mi pare buono».


C’è una piccola folla di signore che pendono dalle labbra di Vincent Ngansop che mostra le doti estensibili del Marsupi8tto: un marsupio elastico che contiene di tutto. A colpi di 5 euro, non c’è signora che non vada via col Marsupi8tto di Vincent che dice: «C’è tanta curiosità, vengo da Milano, è sei anni che faccio fiere. L’aver portato a un giorno questa è meglio. la concorrenza con altre manifestazioni simili è forte e Cremona non sempre è la piazza più ambita».


Denis Andreani e Aida Sudati ci sono come tradizione vuole: «Noi facciamo anche il mercato — spiegano —. Una sola giornata è adeguata, è una fiera di passeggio, questa, più che di affari. Se penso a manifestazioni simili a Brescia, penso a San Faustino, o nel piacentino in fiere che durano più giorni c’è la gente che viene dalla valli a far compere. Non è il caso di Cremona».


Adamo Soprano vende indumenti: «Il fare un solo giorno di fiera sta dando i suoi frutti. La gente c’è, sa che tutto accade oggi e non si è voluta perdere la fiera». Più cauto il commento di Monica Toscani: «Vendiamo come andrà, movimento ce n’è. Bisogna capire se questo corrisponde alla voglia di comprare». Gaetano con la sua bella porchetta dice: «Mi hanno cambiato di posto, i tavoli ce li ho, ma i miei clienti mi vengono a cercare. Ogni cambiamento ha i suoi pro e i suoi contro», e torna ad affettar porchetta.

FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI

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