L'ANALISI
20 Novembre 2022 - 08:09
CREMONA - La Festa del Torrone di Cremona è alle battute finali: un’edizione davvero fortunata e interessante che non si è limitata a bancarelle e degustazioni, ma ha voluto indagare il torrone a tutto tondo, persino come ingrediente di un menu completo (su questo hanno lavorato bene professori e studenti dell’istituto alberghiero. Tra gli appuntamenti da segnalare nel giorno finale c'è quello di domenica 20 alle ore 11, con l’assaggio di un panettone al torrone. Alle 12 si presenta la riedizione de Il Rigettario di Ugo Tognazzi, alla cui memoria viene assegnato quest’anno il Torrone d’Oro. A
lle 17 in Piazza del Comune il tanto atteso Spettacolo finale che come da tradizione conclude la festa del Torrone incantando la piazza con le suggestioni e fascino di evoluzioni acrobatiche, di luci, colori, sorprese ed effetti, intrecciati alla libera fantasia di artisti. Merito dell’edizione 2022, oltre al premio a Iginio Massari, presidente Apei, come Ambasciatore del Gusto, è stato anche aver messo a confronto i vari torroni d’Italia, da nord a sud: come quello il sardo Licanas (leccornie) di Tonino Porru: «Il nostro torrone è fatto esclusivamente di miele, frutta secca e bianco d’uovo. Lo produciamo a Tonara da oltre sei generazione, la nostra famiglia lo ha sempre fato. La frutta secca utilizzata? Mandorle, noci e nocciole, coltivate a mille metri d’altezza. In Sardegna il torrone ha una grande tradizione: la morbidezza esalta il gusto del miele e si consuma tutto l’anno». (ANSA)
FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI
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