L'ANALISI
13 Maggio 2022 - 14:48
CINAGIA DE' BOTTI - Dopo tante limitazioni legate alla pandemia, accesso libero dei famigliari alla Fondazione Elisabetta Germani. L’occasione si è realizzata in occasione della "Festa della Mamma” nei numerosi angoli verdi dell’ente. L’iniziativa è stata organizzata dallo staff degli educatori, guidati da Francesca Denicoli in RSA, da Camilla Tagliasacchi in Nucleo Alzheimer e da Luca Dellavalle in RSD, con l'aiuto del personale sanitario e socio-assistenziale dei vari Nuclei.
Un momento di gioiosa convivialità e socializzazione tra i residenti ed i propri famigliari, in un clima allegro e commosso, con intrattenimento musicale e buffet di deliziosi spuntini preparati e serviti dalle sapienti mani del personale della cucina.
«La festa – spiega il direttore generale Ivan Scaratti – ha rappresentato soprattutto una vera e propria svolta organizzativa, dopo oltre due anni di limitazioni e restrizioni, imposte dalla pandemia: è ora consentito l’accesso libero dei famigliari ai luoghi di vita dei residenti, senza prenotazione, sette giorni su sette e senza limiti temporali, ad eccezione della fascia oraria dei pasti. L'aver attivato le visite in presenza senza barriere né prenotazioni, così come la ripresa delle uscite dei residenti, consente ai famigliari vaccinati di godere appieno della vicinanza ai loro cari».
Isabella Salimbeni, direttore sanitario: «Consapevoli di quanto le relazioni favoriscano il benessere dei residenti abbiamo sempre cercato di mantenere i contatti, malgrado la pandemia e nel massimo rispetto delle procedure di sicurezza, con le “visite alla Finestra”, con la “stanza degli abbracci” e successivamente con l'identificazione di spazi comuni esterni ed interni dove i famigliari vaccinati, secondo una programmazione settimanale, potessero fisicamente incontrare i loro cari.
Dal 10 maggio l'accesso libero dei famigliari anche all'interno dei Nuclei, nel rispetto delle indicazioni normative, permetterà ai residenti di recuperare la quotidianità con i caregiver, elemento essenziale per la loro qualità di vita e di cui sono stati per troppo tempo privati».
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