L'ANALISI
28 Febbraio 2022 - 18:40
SONCINO - I vandali tornano a colpire Castelgiardino e non lasciano al Comune nemmeno il tempo per ripulire la prima scritta che già, sul mattonato antico, ne compare una seconda. Ora tutta la Pista del Fagiolo è imbrattata. Alla rabbia dei residenti fa eco quella dell’amministrazione ma il sindaco Gabriele Gallina, pur fermo, lascia spazio alla ‘redenzione’: «Possiamo identificarvi, è il momento giusto per ripensarci e chiedere scusa a tutta Soncino». La polizia locale avrebbe già importanti elementi per risalire all’identità dei writer.
Non improperi o bestemmie e nessun disegno sconcio, come spesso accade. Sembra quasi, invece, una sfida all’autorità quella di Castelgiardino.
I graffitari, infatti, si firmano. Dopo ‘Zeeo’ si aggiungono alla lista anche ‘Falco’ e ‘Tisco’. Di nome ce ne sarebbe pure un altro ma è illeggibile, forse sbiadito dalle schiume o dalle stelle filanti della festa carnascialesca improvvisata. Il messaggio è chiaro: vogliono farsi notare e lo fanno nel modo più rocambolesco e appariscente possibile, cioè incidendo con lo spray il proprio ‘brand’ su un mattonato antico che fa da osservatorio privilegiato alla fortezza del quattrocento.
Per loro sfortuna, però, la ricerca della gloria è coincisa con la caccia ai vandali della polizia locale di piazza Garibaldi che ha disseminato nella zona diversi occhi elettronici. Il risultato nelle parole della fascia tricolore che condanna il gesto e lancia l’ultimatum: «A differenza di quanto era successo in filanda, dove la posizione dell’amministrazione era stata un po’ più conciliante con i ragazzi che avevano scritto con i pennarelli delle piccole frasi sui muri del sottoscala, questa volta relativamente alle scritte con le bombolette spray sui mattoni di Castelgiardino, la posizione dell’amministrazione sarà molto più severa. Abbiamo già individuato dei frammenti di videoregistrazioni che possono aiutare ad identificare i responsabili. L’unica azione da parte dei responsabili che potrebbe riconciliare la loro posizione, non solo con l’amministrazione ma anche con tutta la cittadinanza che è molto arrabbiata per questo sconsiderato gesto, sarebbe di chiedere scusa alla nostra comunità e contattarci per rendersi disponibili a rimediare al danno arrecato – poi la chiosa –. Può accadere a tutti di sbagliare, però con senso di responsabilità si può anche rimediare agli sbagli».
Non c’è spazio per gli equivoci, il sunto è: sappiamo chi siete e vi conviene venir qui a pulire, dopo aver chiesto scusa, per essere perdonati.
La ‘linea dura’ dell’amministrazione non è peraltro certo improvvisata, piuttosto arriva in risposta a un escalation di fenomeni vandalici che si sono susseguiti dall’inizio della pandemia.
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