L'ANALISI
10 Febbraio 2022 - 18:00
CREMONA - Oggi ricorre l’anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume, morto nel 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau, Medaglia d’Oro al Merito Civile e riconosciuto “Giusto tra le nazioni” per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei stranieri e italiani.
Giovanni Palatucci, nato a Montella (Avellino) il 31 maggio 1909 e morto il 10 febbraio 1945, a 36 anni, nel campo di sterminio di Dachau, pochi giorni prima della Liberazione, rappresenta ancora oggi un modello esemplare di sacrificio e altruismo, all'insegna dello spirito di solidarietà e partecipazione alla base del “mestiere” di poliziotto. Egli, Funzionario di Polizia durante il Fascismo, in servizio dal 1937 alla Questura di Fiume come Commissario e poi quale Questore-reggente, salvò dal 1939 fino al suo arresto, nel 1944, circa 5.000 ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti.
Nel 1990 lo Yad Vashem di Gerusalemme, il Memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell'Olocausto, ha insignito Palatucci del riconoscimento di 'Giusto tra le nazioni', mentre nel 1995 lo Stato italiano gli ha conferito la medaglia d'oro al merito civile. Beatificato dalla Chiesa cattolica, è stato proclamato nel 2004 'Servo di Dio'.
Al fine di onorare il suo sacrificio, questa mattina si è svolta una breve commemorazione presso i “Giardini Giovanni Palatucci”, antistanti la locale stazione ferroviaria, ove è presente un monumento a lui dedicato.
La cerimonia si è svolta, in forma ristretta, alle ore 9 alla presenza del Questore della Provincia di Cremona, Michele Sinigaglia, del vice prefetto, Roberta Verrusio, del sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti e del cappellano della Polizia di Stato don Stefano e di una rappresentanza dell’A.N.P.S..
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