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SONCINO

Filippo Pola (Cipo) campione di Go Kart Mini

Gli eroi del dodicenne sono la mamma, il papà e il nonno. Fa i compiti, prende otto o nove nelle verifiche e poi veste i panni del pilota da Gran Premio

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

10 Dicembre 2021 - 17:26

SONCINO - Dal gioco e dalla passione divampa l’incredibile talento: Filippo Pola, per tutti Cipo, è un bambino gallignanese di 12 anni che da quando è salito sul Go Kart, seguendo i passi di nonno Luciano, non è mai sceso. E, intanto, è diventato il campione del Nord Italia e un nome noto anche nei circuiti internazionali dove ha collezionato coppe e piazzamenti di riguardo. Adesso per coronare il suo fantastico sogno gli serve solo uno sponsor che deve ancora farsi avanti. Fino ad ora, infatti, lui e il papà Cristian hanno fatto tutto da soli, costruendo una piccola scuderia che però non può affrontare i colossi storici. Il baby campione, tra l’altro, non pensa solo alle sgommate ma è anche un accademico in erba: «Il mio futuro? – ha confessato ai genitori –. Correre ma soprattutto fare l’ingegnere nucleare».

IL FASCINO DEI GO KART. Il fascino per il rombo meccanico è nato in casa, nella Pola Macchine Agricole sulla ex Statale Soncinese. Il suo idolo è Hamilton ma è stregato dall’energia nucleare e dall’ingegneria; gli eroi sono la mamma, il papà e il nonno che gli hanno permesso di diventare campione di Go Kart Mini. Fa i compiti, prende otto o nove nelle verifiche e poi veste i panni del pilota da Gran Premio e, quando non vince, finisce sul podio girando tutta Italia e bruciando su curve strette francesi, inglesi, svizzeri tedeschi e tutti i giovani competitor europei.

DA FAN A STELLA. Secondo nel Monferrato, Primo in Franciacorta, quarto a Castelletto nel Pavese e di nuovo nell’Olimpo a Lonato. Da fan a stella: ha conquistato il cuore e i sorrisi di Giuliano Alesi, di ‘Schumi Jr’, di Leclerc e molti altri. «Siamo molto orgogliosi di lui – racconta il papà Cristian –. La sua passione genuina è nata  dall’ambiente, quello della revisione motori, in cui  è cresciuto ma anche dall'esempio del nonno che correva negli anni ‘60».

Un gioco, all’inizio, che ha però fatto scoprire al mondo un astro promettente: Cipo, come lo chiamano fra i banchi della seconda media di via Galantino e come troneggia il nome sul casco, è infatti nato per sfrecciare. E non lo dice lui, che anzi appena molla il volante si mette capo chino sui tomi di scienze, ma gli esperti del settore. E, come sa chi di lavora lo fa, non tutti i piloti hanno lo stesso motore, a far la differenza a un certo punto è solo la bravura.

Insomma un passatempo che è diventato gioco, poi sport, poi vocazione e infine conquista della vetta. E adesso? Ora tocca al duro, nudo e crudo mercato. I talenti nascono in pista ma i campioni oggi, ahi noi, li creano gli sponsor. Cipo e la sua famiglia, soncinesi doc dediti al lavoro, alla serietà e alla professionalità, non andranno mai a bussare alla casa dei big del mercato. Voce corre, però, che potrebbe accadere a breve l’inverso. Resta un fatto, però: il traguardo della vita, Filippo, vuole tagliarlo da ingegnere.

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