L'ANALISI
01 Dicembre 2021 - 18:17
SONCINO - Nei primi mesi del 2022, cioè tra non molto, nel Villaggio Giardino di Orzinuovi, e più precisamente nel complesso del Colombi Center, sorgerà il primo pastificio solidale del territorio. Servirà a dar lavoro agli ex studenti disabili di InChiostro, la scuola per chef di Soncino.
IL PROGETTO. L’ambiziosissimo progetto, già in porto, cerca l’aiuto anche dei cittadini con una raccolta fondi che si terrà nella Villa Zaccaria a Bordolano, gentilmente donata ad hoc dalla gestione, venerdì sette. «L’iniziativa – spiega il dirigente scolastico Alessio Gatta – nasce dalla voglia di rispondere a un’esigenza diffusa del nostro territorio ma soprattutto dei nostri ex alunni diversamente abili che avranno così modo di essere agevolati nel trovare lavoro. Sarà anche l’occasione in futuro – conclude – per far svolgere laboratori specifici agli studenti di via Galantino».
L'ISTITUTO INCHIOSTRO. Prima la scuola, poi il bar, poi ancora il ristorante, da un anno pure l’orto didattico e infine ecco che arriva il pastificio. InChiostro, l’istituto professionale di Soncino è nato con l’idea di aprire ai giovani un mondo fatto di offerte di lavoro specializzate e c’è riuscito facendo anche qualcosa di più: il lavoro adesso, infatti, lo trovano già tra i banchi.
Di esempi ce ne sono a bizzeffe ma il più virtuoso, forse, è l’ultimo in ordine cronologico. Si chiama ‘Dituttaltrapasta', partirà fra pochi mesi, ed è veramente qualcosa di mai visto prima: «Si tratta di un laboratorio di produzione di pasta fresca e pasta ripiena gestito da persone con disabilità – spiega il personale dell’accademia del gusto –; assieme a loro un'équipe educativa composta da chef, educatori e psicologi».
SOLO MACCHINARI E LIBRI? Macché: «Ci sarà una piccola gastronomia, ristorazione veloce, fornitura ai ristoranti, ambulante di quartiere, mercati settimanali e consegna a domicilio. InChiostro – chiariscono i promotori – intende collocare il progetto all'interno della propria rete di collaborazioni con amministrazioni pubbliche, scuole del territorio, privato sociale e piccoli produttori perché crediamo che rappresenti un modo innovativo di rispondere a bisogni reali. I lavoratori così proseguono il loro personale percorso di acquisizione e consolidamento di competenze dopo la scuola e sono pronti per il collocamento in altri contesti lavorativi.
Dituttaltrapasta vuole diventare un modello replicabile di economia sostenibile favorendo la rigenerazione dei sistemi sociali, instillando i valori di fraternità, solidarietà, cura del creato e dei beni comuni. Stimolando l'economia locale ne promuove un nuovo paradigma integrale creando reciprocità tra economia e patrimonio culturale del territorio, è un luogo di generatività sociale, un nuovo modo di pensare e di agire personale e collettivo che racconta la possibilità di un tipo di azione socialmente orientata, creativa, connettiva, produttiva e responsabile».
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