L'ANALISI
09 Maggio 2020 - 22:32
CREMONA (9 maggio 2020) - Fissata il 2 maggio scorso nonostante il veto del Comune, rinviata per il lockdown, questa mattina al cimitero è andata in scena la commemorazione del Ras di Cremona, Roberto Farinacci, e dei caduti della Rsi. In forma ridotta per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Alle dieci e trenta del mattino, si sono presentati dieci camerata davanti al cimitero. In testa Gian Alberto D’Angelo, portavoce del Comitato onoranze caduti della Rsi. C’era la Digos, preventivamente avvisata dallo stesso D’Angelo. E c’erano i vigili con il comandante, Pierluigi Sforza. Ed è partita un lunga la trattativa. Perché i dieci «camerata fascisti» erano troppi. O due o niente. Rischiavano la multa per l’assembramento. Alla fine, sono entrati in due, D’Angelo e «il camerata Umberto», lui arrivato da Brescia. Mascherine, saluto romano, bandiere, corone, canti fascisti.
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