L'ANALISI
21 Febbraio 2014 - 07:52
CASALMAGGIORE — Realizzare il Tibre ferroviario via Casalmaggiore-Piadena, con l’ elettrificazione della linea, porterà rilevanti benefici in termini di inquinamento ambientale, perché il traffico sull’Asolana calerebbe. Questo uno degli argomenti forti alla base del convegno ‘In Europa con il Tibre ferroviario’, organizzato per sabato 1 marzo alle 10, in sala consiliare, da Coordinamento no autostrade Cremona-Mantova e TiBre, Coordinamento Comitati ambientalisti Lombardia, Salviamo il paesaggio Cremonese-Cremasco-Casalasco, Associazione Persona-Ambiente, Legambiente Lombardia, Associazione WWF Cremona, Lipu Canneto sull’Oglio, Legambiente Cremona, Legambiente Emilia Romagna, Comitato per la tutela del territorio di Trecasali con il patrocinio del Comune di Casalmaggiore.
Nell’occasione sarà presentato lo studio effettuato dalla società cooperativa Eidos su commissione di Tibre srl che dimostra, come ha spiegato ieri pomeriggio Cesare Vacchelli, i vantaggi del tracciato ferrato via Parma, Casalmaggiore, Piadena, Mantova rispetto al progetto Parma, Suzzara, Poggio Rusco, Verona.
Il dato più rilevante, che da solo dovrebbe avere un peso notevole sulla decisione finale, riguarda i costi: 70-80 milioni di euro rispetto a 700. Poi ci sono i 35 minuti di percorrenza in meno grazie ad un tracciato di 24 chilometri inferiore. L’investimento su Suzzara, poi, sarebbe su una linea della Regione Emilia, mentre quella via Casalmaggiore su una linea di proprietà Rfi, già più strutturata.
Il problema è che il tracciato via Casalmaggiore-Piadena, al momento, è sostenuto solo da uno studio, mentre il progetto esistente riguarda il percorso via Suzzara-Poggio Rusco, che pertanto occupa una posizione al momento privilegiata.
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