L'ANALISI
08 Febbraio 2014 - 00:29
VIADANA - Rimane in piedi l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Penazzi. La mozione contro il primo cittadino discussa durante la seduta di venerdì sera è stata respinta e non ha ottenuto la maggioranza dei voti. Ne servivano 9 ne sono arrivati solo 7, in pratica coloro che la presentarono. Il documento venne firmato dai consiglieri comunali: Domenico Ferreri dell’Udc, Giovanni Cavatorta, Ivan Gualerzi e Romano Bellini della Lega Nord, Christian Manfredi e Claudio Formici di Forza Italia e Simonetta Gialdi della Lista Civica Portanuova.
Una seduta consiliare infinita, in cui i politici viadanesi hanno speso ore e ore di parole dando il meglio di loro stessi nell'arte oratoria, spesso e volentieri uscendo anche dagli argomenti oggetto della mozione. Emblematico quanto dichiarato da Paolo Zanazzi, capogruppo del Pd e spesso in contrasto con la sua maggioranza. "Il non votare la sfiducia non implica la fiducia verso di lei. Comunque il nostro voto sulla mozione è l'astensione". Anche Nicola Conte e Rosario Villirillo hanno preferito non schierarsi e si sono astenuti. Cesarina Baracca, anch'ella del Pd e in maggioranza ha votato contro la mozione.
La seduta è iniziata alle 19 e il punto in cui si discuteva la mozione ha preso il via alle 20.15. La votazione è arrivata 15 minuti dopo la mezzanotte, ossia dopo quattro ore di dibattito e di interventi. Alla fine Penazzi rimane sindaco ma la serenità all'interno del consiglio comunale pare ancora una 'chimera'.
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