L'ANALISI
19 Ottobre 2013 - 13:10
CASALMAGGIORE - Sono stati i campioni olimpici Gianluca Farina e Simone Raineri, alle 12 e 20 di sabato, a tagliare il nastro inaugurale del Monumento al Canottaggio realizzato in Largo Marinai d'Italia.
La cerimonia ha visto la partecipazione di tantissime persone, autorità civili e militari, associazioni, Rotary, Lions, forze di polizia. Il nastro è stato steso nel parcheggio, tra due rami che alla sommità recavano la bandiera della Canottieri Eridanea, con il libro d'onore nelle vicinanze su cui apporre la propria firma.
L'introduzione è stata a cura del sindaco Claudio Silla, che ha ricordato i trionfi del canottaggio casalese, grazie soprattutto a Gianluca Farina e Simone Raineri. L'assessore regionale allo Sport Antonio Rossi, pure plurimedagliato alle Olimpiadi e in tante competizioni internazionali e nazionali, come i campioni di casa nostra, ha scherzato: "Invitare me è come chiamare Billy Costacurta ad una festa dell'Inter", sottolineando un po' di 'gelosia' esistente nell'ambiente canoistico. Un passaggio scherzoso, in linea con la simpatia del personaggio. Rossi ha ricordato che Farina, nell'88, è stato per lui - allora agli inizi della carriera - un esempio e ha rammentato anche di aver condiviso l'esperienza del villaggio olimpico con Raineri.
Il presidente della canottieri Eridanea Marzio Azzoni ha ringraziato il Comune per il bellissimo monumento e quanti, nella sua società, si impegnano per il canottaggio: atleti, allenatori, collaboratori a qualunque titolo. Non è mancata una critica alla Federazione: Azzoni ha rimarcato come spesso essa abbia 'spremuto' un po' troppo Raineri, ponendolo in competizione con giovani che hanno tempi di recupero molto più rapidi di Simone (classe 1977). Secondo il presidente, Raineri sarebbe da utilizzare in modo più oculato, anche per consentirgli di arrivare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, magari insieme a Gabriele Cagna.
Sono seguiti i ringraziamenti ed i saluti di Farina e di Raineri: quest'ultimo ha confermato che il suo sogno è arrivare a Rio, magari con Cagna, per quella che sarebbe la sua quinta Olimpiade.
L'allenatore Umberto Viti ha rimarcato come nel canottaggio si soffre molto negli allenamenti e non sempre si vince. Ma la cosa che più gli dà soddisfazione è vedere che i giovani che hanno fatto canottaggio non hanno poi mai sbagliato strada, perché hanno capito cosa significa la serietà, l'impegno, il senso di responsabilità e di sacrificio.
Anche Pietro Raineri, padre di Simone, ha ringraziato, con un particolare riferimento ai genitori dei ragazzi.
Il sindaco di Cremona Oreste Perri è arrivato letteralmente di corsa alle 12 e 15, scusandosi per il ritardo: impegni istituzionali lo avevano trattenuto in città. Perri si è detto molto onorato di essere stato invitato ed a sua volta messo in evidenza i valori sottesi al canottaggio, che insegna a vivere e ad accettare le sconfitte, senza mai arrendersi. Ha inoltre espresso il proprio compiacimento per il fatto che il monumento è stato realizzato davanti alla scuola media Diotti, dove lui insegnò anni fa. Un saluto è andato al suo ex collega Carlo Stassano.
A don Bruno Galetti il compito della benedizione, seguita dal taglio del nastro di Farina e Raineri e dal rinfresco offerto da Mare Sub Club (presso la sua vicinissima sede), dalla Eridanea e da Tamani Acque.
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