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BASKET E CELEBRAZIONI
Pierluigi Piacenza portato in trionfo dopo la vittoria decisiva
CREMONA — La seconda metà degli anni Settanta sono stato un periodo non facile per la gloriosa Ju-Vi Cremona. La società arrivava dall'amara conclusione dell'epopea targata Cbm — durata sei stagioni (dal 1969-70 al 1974-75) di serie B all'inseguimento del sogno promozione mai realizzato — e non era facile reperire i fondi necessari per continuare l'attività sportiva. Nell'estate del 1975 si era ripartiti con Renzo Righi in panchina e puntando sul lancio dei giovani del settore giovanile (Simone Lottici, Marella, Riccardi, Segalini e Raffaele Rastelli) al fianco dei confermati Insogna e Longo e dei nuovi acquisti Spezzamonte, Devetag, Mainieri, Baggi e Bottecchia; campionato che andò oltre ogni più rosea aspettativa, con la Ju-Vi che sfiorò l'ingresso nella ‘super-poule’. L'anno successivo la federazione vara una nuova formula dei campionati, mentre a Cremona viene costituita una finanziaria a sostegno del club che rimarrà in vita, però, solo nella stagione 1976-77, con la squadra che si riconferma in serie B. L'estate del 1977 è tra le più tribolate della storia della Ju-Vi, le voci di una possibile rinuncia a disputare il campionato si fanno sempre più consistenti, anche se si lavora alacremente per tentare di proseguire l'attività sportiva. Nasce un 'comitato di crisi' e ai primi giorni del mese di settembre nasce un nuovo gruppo dirigente con l'assegnazione del ruolo di presidente a Giovanni Scheda, mentre vicepresidente (ma successivamente ricoprirà il ruolo di massimo dirigente) è l'industriale Pierluigi Piacenza al quale va il merito (economico) del rilancio della società; in consiglio ci sono Piergiorgio Azzoni, Ivo Lazzari, Ernesto Cavalli, Ernesto Fantini (direttore sportivo) e Giuseppe Silva. I colori sociali diventano il verde-blu e il grigio-rosso, l'allenatore è Pierluigi Santini e della squadra fanno parte Franco Cinciarini (riscattato dalla vecchia gestione), Paolo Polzot (dal Celana Bergamo), Walter Franzin (play proveniente da Alessandria), Nicola De Stefano (play-guardia in prestito dal Pordenone), Nereo Gregorat (ala-guardia dalla Pagnossin Gorizia), Vittorio Malacart (ala-pivot dal Pordenone), Antonio Citterio (ala-post dal Vigevano), Maurizio Serafini (pivot dal Perugia), Enrico Pighi (play cremonese in prestito dal Corona Quarry), più i giovani Guido Ripari, Enrico Rastelli e Guido Facchini. Sebbene la formazione sia stata assemblata a ridosso dell'inizio del campionato, si comporta decisamente bene ed arriva a fine stagione a giocarsi la permanenza in serie B nello triplice spareggio di Fidenza con Busto Arsizio e la Coca Cola Biella; la Ju-Vi affronta il venerdì 19 maggio 1978 l'Omega Busto venendo sconfitta (69-78; Gregorat 26, Cinciarini 22). La gara del sabato va appannaggio di Biella che supera Busto col punteggio di 61-57; per la Ju-Vi la situazione si fa molto complicata, ma il successo cremonese al fotofinish della domenica 21 maggio con Biella grazie al canestro decisivo allo scadere di Pighi (74-73; Gregorat 26, Polzot 14, Cinciarini e Citterio 10) rimanda il verdetto al super-spareggio con la stessa Biella — per il gioco della differenza canestri — da disputarsi subito il giorno successivo. Con una gara concentratissima e ricca di contenuti tecnici, i grigiorossi juvini controllano sempre gli avversari e riguadagnano meritatamente la serie B (68-65; Cinciarini 32, Gregorat 16). A fine gara la gioia è incontenibile; riporta Luciano Dacquati su La Provincia di martedì 23 maggio 1978: «Si piange, si ride, qualcuno si rotola per terra. Gli spogliatoi vengono invasi, tute, maglie e calzoncini vengono portati via come trofei di guerra. Scheda, Piacenza ed Azzoni vengono scaraventati sotto la doccia vestiti come sono, e ne escono grondanti e felici. E' fatta davvero. Il basket cremonese resta in serie B!». Ebbene, a distanza di 37 anni da quella storica impresa sportiva, i protagonisti di allora si ritroveranno a Cremona sabato 21 novembre (alle 12.30) per un pranzo commemorativo presso la trattoria Mellini di via Bissolati (Romano, il titolare del locale, è stato un tifoso della Ju-Vi di quei tempi). Oltre ai giocatori (quasi tutti hanno confermato la loro presenza) ci saranno anche i dirigenti, lo staff tecnico (Gigi Santini, i vice Mauro Armellini e Alceste Bartoletti, il massaggiatore Gigio Garavelli) e i componenti dell'organigramma societario a partire dall'allora presidente Giovanni Scheda fino ad arrivare al medico Umberto Bodini, ai responsabili della segreteria Italo Savi ed Elena Milan. Tanti ricordi e aneddoti, oltre che un pensiero a chi non c'è più ma ha reso possibile l'epopea juvina. Anche i tifosi possono partecipare prenotando direttamente al ristorante.
30 Ottobre 2015
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