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FESTIVAL ACQUE DOTTE
L'arpista Cecilia Chailly
CREMONA – Dopo l'anteprima di venerdì 5 giugno a Brescia, il festival Acque Dotte prende ufficialmente il via dal cortile di palazzo Trecchi a Cremona domenica 21 giugno con il concerto dell'arpista Cecilia Chailly affiancata dallo Gnu Quartet, ensemble costituito da musicisti di solida formazione classica che nella loro carriera hanno imboccato percorsi di ricerca originali e sorprendenti. Lo spettacolo, intitolato Corde liquide, è stato appositamente ideato per Acque Dotte, rassegna che coinvolge Cremona e Salò con la complicità dell'acqua che scorre dal lago di Garda al fiume Po. Il suono dell'arpa è quello che più di tutti evoca l'acqua: non a caso molti compositori – specie gli impressionisti francesi – hanno utilizzato questo strumento per descrivere musicalmente l'elemento liquido. Cecilia Chailly è la più nota arpista italiana, che ha sdoganato l’arpa dall’alveo prettamente classico proponendola come strumento attuale, affascinante ed espressivo, declinabile in contesti diversi e trasversali. Con il suo personalissimo stile, che arriva a contaminazioni blues e pop, Cecilia Chailly ripercorre le mille sfumature timbriche dell’arpa, rendendole moderne, affascinanti e ancora tutte da scoprire. Il suono originale ed eclettico del Gnu Quartet, invece, nasce dall’entusiasmo per la musica senza preconcetti, dall’alchimia di gioia e ricerca, dal virtuosismo della musica colta e il coinvolgimento di quella moderna. Tra le più innovative e struggenti formazioni attualmente attive sui palcoscenici italiani, lo Gnu Quartet è una delle poche realtà musicali capaci davvero di commuovere e scuotere l’animo dell’ascoltatore a suon di note e meraviglia. Già avvezzo a featuring di ogni genere, il quartetto (formato da Raffaele Rebaudengo alla viola, Francesca Rapetti al flauto, Roberto Izzo al violino e Stefano Cabrera al violoncello) ha collaborato con artisti del calibro di Gino Paoli, Max Gazzè, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Bloody Beetroots, Dolcenera. Il gruppo si descrive come "un animale da palco con il corpo da musicista classico, il cervello da jazzista e le zampe da rockkettaro". Chailly e gli Gnu, insieme sul palco, daranno vita ad un incontro di sinergie e sintonie, nei percorsi del suono libero e creativo.“Il nostro è un incontro di musicisti crossover – dichiara Chailly –, di ricercatori di suoni e sperimentatori fra il nuovo e l’antico. Ci accomuna la curiosità, l’amore per gli strumenti e la voglia di renderli sempre più attuali ed espressivi. Cosa ne verrà fuori? Un’alchimia del presente.”
Sulla Provincia di domenica 21 giugno intervista a Cecilia Chailly firmata da Fabio Guerreschi
20 Giugno 2015
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